giovedì 6 agosto 2020

Pandemia mediatica

Il Corona Virus sta perdendo efficacia. non è un 'opinione, o una "bufala" o una boutade. E' un fatto statistico innegabile e se i mass media facessero il loro dovere lo scriverebbero.
Si dice che i casi sono in aumento. Ed è quasi vero, perché in realtà l'apice è stato toccato a fine luglio ed il calo (lieve) è giù in atto. Ma il punto non è se i contagi sono tanti o pochi, il punto è la pericolosità del virus. Questo conta. Di virus ce ne sono in giro a migliaia, ma se sono innocui o poco letali, nessuno ne parla, né si rovina l'economia mondiale. Se questo invece è successo e sta succedendo per il Corona Virus è perché viene ritenuto un virus letale. E non c'è dubbio che lo sia. Però, se il virus perde di pericolosità, allora bisognerebbe diminuire l'allarme, altrimenti si fa della cattiva informazione e si procurano altri danni all'economia, ma anche e sopratutto alla psiche delle persone.
Per sapere se e quanto il virus sia pericoloso bisogna vedere un solo dato. Quella della percentuale di mortalità (death rate)
Ed eccovela:

Il verde sono i guariti con riferimento ai casi risolti, l'arancione sono i morti.
Per essere più chiari la percentuale di mortalità che era al 40& a metà febbraio (solo la Cina praticamente) eed era al 22% ad Aprile, è man mano calata, raggiungendo l'attuale 5,50%. Solo un mese fa era ancora al 7%.
E' una percentuale che si riferisce ai casi chiusi  e confermati, e non riguarda i nuovi casi. Fra questi solo 1% sono considerati gravi. E' quindi del tutto probabile che il tasso di mortalità vada a calare di un ulteriore 1% per fine mese e via via fino ad arrivare all'1-2% che era la cifra stimata inizialmente.
Ribadisco che il 5,5% è un dato storico, non è quello attuale.
se vediamo i dati a livello europeo, il numero dei morti è estremamente esiguo, quasi irrilevante , statisticamente parlando si intende.
lItalia è fra i 5 ed i 12 morti gionalieri, eravamo ad 800 e passa ad aprile. I casi attivi sono 12.500 circa. Siamo sotto all'1%.
La germania ha circa 20 morti a settimana su una popolazione di 80 milioni di persone. i casi attivi sono sui 10.000. Siamo anche qui sotto all'1%.
In Spagna, dove c'è stato un rilevantissimo aumento di casi, fino ad arrivare a più di 6.000 contagiati i morti sono pochissimi. Il massimo, dopo giorni di 0 morti, è stato pochi giorni fa con 26 casi, che possono sembrare tanti, ma paragonati ai quasi 1000 di aprile sono una percentuale del 3%.
Prendiamo gli USA. Qui i mass media battono la grancassa in modo ossessivo perché l'obiettivo è abbattere Trump costi quel che costi. Che sarà una o due menzogne in più se bisogna salvare la democrazia, il pianeta e l'Orso Yoghy? Però i dati sono chiari: in calo non è solo la mortalità ma anche i casi
ecco qua il grafico tanto per risparmiare inutili byte
Da quasi 80.000 a circa 50.000.
Si può supporre che a fine mese i casi saranno tornati dove erano a fine maggio, inizio giugno, ovvero fra i 20 ed i 25 mila giornalieri con conseguente calo ulteriore dei morti.
Ah, piccola chiosa finale. In Italia l'Istat ha reso noto i risultati di una sua ricerca secondo la quale i contagiati sarebbero in realtà almeno un milione e mezzo di persone, il che fa scendere il tasso di mortalità al 2,5%. E pare che a Bergamo i contagiati, e quindi immunizzati, siano quasi al 25%, il che significa immunità di gregge (che è situata secondo gli esperti tra il 20 ed 30 % e non al 60% come dicono i giornalisti)



martedì 4 agosto 2020

IL mare mediterraneo era molto più caldo durante l'Impero Romano !

Ogni tanto gli scienziati fanno qualcosa di utile. Scoprono l'acqua calda, che, in tempi di bufale ed esagerazioni allarmiste, è pur sempre qualcosa-
Ed ecco che una ricerca, tra l'altro commissionata dall'IPCC, (chissà se ne terranno conto o la richuderanno in un cassetto con l'apertura verso il muro...) ci dice che il mediterraneo era almeno due gradi celsius più caldo di quanto non lo sia ora, per un periodo che va grosso modo dal 1 secolo a.C fino alla caduta dell'Impero Romano occorsa nel corso del quinto secolo in cui le temperature crollarono provocando le invasioni barbariche di Goti, Unni e Vandali che devastarono l'Impero d'Occidente ( e in parte anche quello di Oriente)
"Per la prima volta possiamo dimostrare che il Periodo Romano è stato il più caldo degli ultimi 2000 anni ed è durato almeno 500 anni"
I ricercatori spagnoli ed italiani hanno usato campioni di magnesio e calcite come indicatori delle temperature.
Lo studio sul calore del mediterraneo è importante perché il mar mediterraneo è un punto di incrocio fra le correnti calde e dumide di origine subtropicale e quell fredde di origine artica che investono il nord Europa, e quindi è un punto particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici
La comparazione con altri studi e stime delle temperature e dei cambiamenti climatici confermano i dati raccolti dai ricercatori italo-spagnoli
Il grafico mostra le varie stime, quelli in blu è la ricostruzione dei ricercatori. In tutte si mostra come le attuali temperature non sono nulla di eccezionale o fuori dalla norma. Il periodo di caldo definito "Optimum romano"  viene ricollegato all'attività del sole, mentre va ricordato che i livelli di anidride carbonica all'epoca erano più bassi di almeno un terso rispetto a quelli attuali.



martedì 21 luglio 2020

Covid19, come sta realmente evolvendo la situazione?

Il crollo dei casi di coronavirus ha messo in difficoltà i professionisti dell'allarme continuo e della catastrofe dietro l'angolo, che avevano previsto fin dalle prime timide riaperture postlockdown una "ondata peggiore della prima". Naturalmente non vi è stata.
Dico naturalmente perché i virus, dopo un poco di tempo perdono efficacia, i qulalche modo si adattano all'ospite, e diventano meno virulenti. Sull'altro lato le persone finiscono per essere naturalmente vaccinate, attraverso quella che viene definita "immunità di gregge" per cui, seppure possano esserci dei focolai e dei contagiati che spargono il virus, questi sono meno efficaci nella loro opera. Infine perché gli errori che si sono fatti nella prima fase (e a cui si devono l'ottanta per cento circa dei contagi e delle morti) difficilmente verrebbero ripetuti. Infine perché ormai alcune cure efficaci sono state sperimentate.
Questo viene ben esemplificato da 2 paesi, che pure sono stati discussi in questi mesi. Svezia e Spagna
La prima è nota per essere stata accusata di aver fatto un lockdown troppo morbido e di essere stata quindi travolta dal virus.
Ma ciò non corrisponde al vero: vediamo l'andamento della mortalità (l'unica cosa che conta realmente)
Come si può notare il calo della mortalità è stato costante a partire da metà aprile, fino a raggiungere una situazione in cui possiamo dire che non vi è pericolo di massa di tipo  pandemico. La gestione dell'emergenza si è quindi rivelata efficace ed intelligente, o almeno non peggiore di Spagna ed Italia.
Ora passiamo alla Spagna, al centro dell'attenzione perchè vi sono stati grossi focolai in Catalogna ed altre regioni, riportano il numero di contagiati giornalieri attorno ai 1500 al giorno (va ricordato che però, a differenza di Italia e Germania, la cifra non è mai stata sotto le 500 unità
Ecco l'andamento della mortalità
Anche qui si può notare come la mortalità sia non significativa da metà giugno, ed i recenti aumenti non hanno portato ad alcuna "nuova onda". Ovviamente va testato cosa succederà nelle prossime settimane, ma penso che non vi sarà nulla di catastrofico.


Si parla allora dell'espandersi della malattia a livello mondiale, tirando fuori i casi più estremi. tuttavia guardando alla evoluzione a livello mondiale, si notano cose interessanti che vengono naturalmente taciute
ed ecco i grafici che le mostrano
Come si può notare i casi sono in aumento, avendo toccato quota 250.000 il 16 luglio. Tuttavia solo pochi giorni dopo, il 20 di luglio, dopo alcuni giorni di calo, si è tornati a quota 200.000. Ovviamente ci saranno giorni di aumento seguiti da giorni di calo. Si chiamano variazioni statistiche.
Quindi l'aumento è molto più moderato di quanto i giornali (che ovviamente hanno preso il dato più alto come fosse uno step quasi definitivo  verso cifre maggiori, estrapolando il dato dal contesto statistico che vede un aumento molto più moderato di quanto non si faccia credere )
MA anche qui manca il dato più importante, ovvero la mortalità. C'è da preoccuparsi non se ci sono più casi, ma se ci sono anche più morti.
E qui c'è la sorpresa, o meglio il dato che non si vuole rendere pubblico (anche se poi pubblico rimane)
Come si può notare la mortalità è dimezzata da aprile (quasi 8000 casi al giorno) fino al dato del 20 luglio con circa 4000 morti). Attenzione si è dimezzata a fronte di un numero di casi che è triplicato!
Questo cuol dire una sola cosa: il virus c'è ancora, uccide ancora, ma lo fa in misura molto inferiore a prima, circa 6 volte di meno. In effetti la mortalità sui casi attivi e non attivi è ormai di poco superiore al 4%: 615.000 morti su 14.926.000 casi fa esattamente la percentuale di 4,12%.
E' abbastanza evidente che questa percentuale è destinata a scendere ancora, fino a raggiungere una cifra tra l'1 ed il 2 per cento (cifra stimata inizialmente) o forse anche meno.
Se vediamo gli USA (su cui bisognerebbe tornare) anche qui notiamo un aumento dei contagi , ma un vero crollo della mortalità.
I casi sono più che triplicati, ma la mortalità è rimasta più o meno la stessa di inizio giugno, sfiorando nei giorni peggiori le mille unità ma stando attorno ai 500-600 morti giornalieri.
Questi dati ovviamente sono solo alcuni dei dati disponibili, ed ovviamente ci sono situazioni particolari che possono anche far propendere per diverse interpretazioni.
Tuttavia mi pare che i paesi dove ci sono stati già un certo numero di casi sembrano più al riparo da possibili seconde ondate, rispetto a paesi che invece sono ancora "vergini" oppure sono stati risparmiati dalla prima onda (come Serbia e Croazia ad esempio).
Per questo penso che verso ottobre non ci sarà una seconda ondata "peggiore della prima" ma anzi il COvid 19 dovrebbe  vivere il proprio autunno prima di scomparire del tutto

martedì 14 luglio 2020

L'inizio del grande raffreddamento

NEssuno v lo dice: Nessuno ve lo dirà. Almeno non per adesso.
Ma il grande raffreddamento globale è iniziato
Le ragioni non sono ancora chiare: Saranno i primi effetti del minimo solare, del calo della attività del sole, o l'inizio della Nina, o ancora della grande attività dei vulcani di questi ultimi mesi. Oppure semplicemente che le temperature erano aumentate troppo e dovevano, presto o tardi calare.
fatto sta che le temperature globali stanno calando in modo sempre più netto. Ed è da mesi (febbraio) che lo stanno facendo.
Vediamo come e quanto
Come vedete dalle previsioni del modello GFS le temperature sono calate da 0.9 gradi circa  a febbraio a meno di 0,2 gradi di anomalia positiva, ovvero 0.7 gradi in meno! Certamente siamo ancora leggermente sopra le medie, ma è evidente che continuando di questo passo le temperature saranno a dicembre inferiori alle medie, tra lo 0,1 gradi e 0,5 gradi,
In particolare colpisce il calo dell'emisfero nord, che passa da più di un grado e mezzo a meno di un grado di anomalia !
Altro grafico è il seguente
Questo grafico mostra la tendenza per i prossimi 7 giorni, Un calo di 0,21 gradi con alcune zone del pianeta in cui aumenteranno le temperature, però ampiamente compensate da zone dove le temperature caleranno moltissimo, (Russia, antartico, Siberia e Cina, Zone del Magreb) Tra l'altro si nota come l'Africa del Nord vede per lo più un calo di temperature, e questo rende ancora più improbabile le previsioni di una "estate rovente" (

lunedì 6 luglio 2020

Giugno 2020 in Italia: tutto tranne che "rovente"

Torniamo a parlare di questa estate e delle previsioni connesse: ho già avuto modo di esprimere il mio scetticismo (d'altro canto sono qui per questo ! ) sulla ipotesi ventilata e direi strombazzata in modo assillante da alcuni siti di previsione meteo di una estate caldissima o rovente, pari se non superiore a quella dell'anno passato (diciamo del triennio 2017-19) e forse addirittura del 2003 (evento praticamente irripetibile)
Verifichiamo ora, che ci siamo lasciati alle spalle il mese di giugno, quale delle due ipotesi, quella di una estate normale con tendenza al fresco (la mia) e quella di una estate "rovente" sia al momento confermata o smentita.
Ho preso i dati di 5 città italiane di quest'anno confrontandole con le medie storiche e quelle delle annate 2019 e 2003 come punto di riferimento di un'estate molto più calda della norma
ed ecco i risultati
 
città        m. storica    2003   2019   2020      diff 2020 m.storica

Roma       22,9            28,6     24,6   22,0      - 0,9
Milano     22,2            26,7     25,2   22,0      - 0,2
Torino      20,4            24,2     23      20,3     - 0,1
Firenze    22,1             26,6     24,7   21,8    -  0.3
Napoli     22,3             25,3     25,3    22,3     0

Come si nota le medie di questo giugno 2020 sono quasi dappertutto leggermente sotto media (con Roma con quasi un grado in meno) con l'eccezione di Napoli, perfettamente in media.
Mi pare che al momento i fatti corrispondano alle mie previsioni, e per luglio la tendenza nella prima quindicina del mese non sembra diversa. Qualcuno dei siti meteo allarmisti ha peraltro ormai cambiato direzione e parla sempre di più di un'estate nella norma e già si parla di una fine dell'estate anticipata.
Vediamo le analisi globali ora


Le previsioni mondiali vedono una lieve tendenza al calo delle temperature, più pronunciata nell'emisfero meridionale. Si noti come le temperature siano calate dall'apice toccato a febbraio.
PS
Le medie storiche sono prese dal libro "l'talia Fisica" edito dal Touring Club Italiano nel 1957.
Si tratta di medie quindi non influenzate dal "riscaldamento globale", in teoria più basse di quelle attuali.

domenica 7 giugno 2020

L'Estate fredda del 2014 era prevista rovente !

Ho già avuto modo di parlare della ipotesi della "Estate 2020 rovente da record", e di come, a mio modo di vedere (e anche di personaggi importanti della meteorologia come Giuliacci) queste ipotesi siano, almeno al momento, campate del tutto in aria. il clima di questa prima settimana di giugno e le previsioni per le due settimane successive confermano quanto da me e altri scritto.
Per coloro che si fidano però di certe previsioni voglio aggiungere qualche spunto di riflessione. La domanda che mi sono posto: è quali furono le previsioni sull'estate del 2014, che fu obiettivamente un'estate fresca, se non fredda, anche più di quel che dicono le fredde statistiche (*)
Ed ecco il materiale che ho reperito in rete:
iniziamo da questo link La previsione non è particolarmente catastrofica, di certo non è però azzeccata: Secondo gli attuali ingredienti a disposizione si può ritenere che l'estate prossima possa presentare uno scenario, a livello europeo, già visto negli ultimi tempi con una maggiore probabilità di vedere pressioni più alte e temperature sopra media sull'Europa orientale e meridionale, in media o anche lievemente sotto media su quella occidentale e settentrionale. Questo fa supporre come gli anticicloni sub tropicali possano avere un ruolo non trascurabile.
In sostanza si suggerisce che gli anticicloni ovvero il caldo non sarebbe stato trascurabile, poi si prosegue
Tuttavia l'estate potrebbe presentare un andamento altalenante con rimonte anticicloniche, anche associate ad ondate di caldo sull'estremo Sud, sopite da incursioni fresche ed instabili dal Nord Atlantico per alte pressioni defilate e conseguenti ondate temporalesche. La prima parte dovrebbe essere più zoppicante mentre la seconda sarebbe più stabile e con temperature sopra le medie. Nel complesso sembrerebbe risultare ancora un'estate con anomalie positive maggiori di temperatura, in particolare tra medio e basso Adriatico, Sud e Balcani; 
Quello che accadde è esattamente l'opposto: l'estate partì calda, anzi caldissima, e nella prima quindicina del mese si ebbero picchi di calore di rilievo con temperature fra i 32 ed i 36 gradi: A Milano il 10 giugno la temperatura massima fu di 34,1 ma a Firenze fu di 36.o gradi, il giorno dopo fu di 35,1 a Milano e 36.9 nel capoluogo toscano e 34,2 a Torino: fu solo a partire dal 15 che le temperature calarono, con alcune giornate  freche che riportarono le medie nella normalità
Ma proseguiamo la carrellata: le previsioni di Accuweather dicevano che "La stagione potrebbe iniziare un po' fredda e piovosa tra Portogallo, Spagna e la Francia occidentale. Ma i mesi di giugno e luglio potrebbero riservare forti ondate di caldo e carenza di pioggia.
una più succulenta analisi ci venne dal sito voloscontato 
Bel tempo al Nord con temperature oltre la media. Secondo i dati del CNR anche l’estate aprirà prima le proprie porte e sarà all’insegna del caldo e della siccità. Ed effettivamente l'inizio fu così, come abbiamo visto: ma poi si prosegue con una azzardatissima ipotesi basata su una altrettanta discutibile premessa scientifica
Infatti dalle previsioni per il 2014 si preannunciano infatti record sulle temperature ed un clima secco che segnerà valori di picchi storici.
Alla base di queste ipotesi sul clima, secondo gli scienziati dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr), l’ analisi sulla temperature dell’acqua dei mari, o meglio sul fenomeno delle “acue dense”(sic!) , come esposto durante la campagna oceanografica Carpet (Characterizing Adriatic Region Preconditioing EvenTs)
Ma se queste erano previsioni fatte quando ancora la stagione doveva iniziare, e quindi gli errori e gli strafalcioni perdonabili (ma fino ad un certo punto) meno perdonabili sono le seguenti previsioni quando l'estate era già in pieno svolgimento
Nel sito viaggi news dop aver parlato di tremende piogge autunnali che avevano caratterizzato giugno (e non era vero, vedi sopra) si profetizza
Ma ben presto un nuovo fenomeno climatico investirà il nostro Paese: questa volta però non si tratterà di pioggia, bensì di caldo. E’ prevista infatti un’ondata di super caldo – denominata amichevolmente Caronte – sull’Italia. Le temperature arriveranno ben oltre i 35 gradi, il tasso di umidità sarà altissimo, così come la sensazione di afa che attanaglierà specie le grandi città.

L’arrivo di Caronte è previsto per il 25 giugno al Sud Italia, poi il fenomeno si estenderà a tutta la penisola regalandoci un weekend di fuoco. Visto quello che ci aspetta rimpiangeremo il freschetto di questi giorni!
Vero che il 25 giugno a Catania si oltrepassarono i 39 gradi, ma già a Palermo le temperature furono nella norma e nelle restanti città d'Itali ale massime furono fra i 21 ed i 29 gradi. Niente Caronte, quindi, tranne a Catania.
Se andiamo su siti più specializzati la solfa non cambia, anzi, ed ecco il centro meteo italiano citare il prestigioso modello di previsione ECMWF (che sarà prestigioso, ma come tutti i modelli è fallibile
dicendo che ) per dirci che
Sull’Italia dunque l’estate potrebbe essere piuttosto calda, considerando anche il trend guidato dal global warming, con valori sopra le medie specie nei mesi di luglio e agosto. Quello che più preoccupa attualmente però resta la siccità. 
Anche a metà luglio continuavano le previsioni errate anche se non troppo catastrofiste.
Tutto ciò ci insegna a diffidare di quello che dicono veri o sedicenti esperti, soprattutto se non si basano su dati scientifici ma solo su luoghi comuni e sensazionalismo.
(*) Nei mesi successivi vi fu un'opera di revisionismo, tesa a dimostrare che l'estate non era stata fredda ma solo "normale" e che la colpa era da attribuirsi al fatto che le persone sono ormai abituate a temperature molto calde. L'osservazione è in parte vera, ma tuttavia nascondeva il fatto che erano state elaborate le previsini di cui sopra, fondate sul convincimento che il clima necessariamente debba andare verso il caldo, e che avere temperature più fredde della media per un'intera stagione è un segnale non trascurabile. Peraltro le medie non rappresentano quello che realmente successe quell'estate, in quanto l emedie sono date dalla media fra massima e minima di quel giorno. Basta quindi un'ora o due a 27 o 28 gradi perchè ci si basi su quella massima. In quell'estate a mezzogiorno le temperature erano però spesso inferiori ai 20 gradi, e quindi la media giornalieria elaborata facendo la semplice media fra temperatra massima e minima non corrispondeva alle reali temperature medie, nettamente più basse. Prova di questo sta nel calo della produzione agricola e soprattutto vinicola di quell'anno con uncrollo del 20% rispetto alle medie.




 

sabato 30 maggio 2020

Davvero l'Estate 2020 sarà rovente?

Con l'approssimarsi dell'Estate hanno iniziato a fioccare le previsioni stagionali, ovvero quelle previsioni che non si limitano a dire cosa succederà oggi o domani, o al massimo fra una settimana, ma che si spingono arditamente e, spesso, in modo sconsiderato, fino a 3 mesi più in là.
Addirittura queste previsioni stagionali iniziano a circolare con un paio di mesi di anticipo rispetto alla stagione presa in esame, il che è semplicemente ridicolo. Q
La primavera del 2019, secondo alcuni siti di meteorologia (sempre gli stessi ) avrebbe visto temperature di 30 gradi a Marzo, 35 ad Aprile e 40 a Maggio. Ebbene Marzo fu sicuramente caldo, ma Aprile e soprattuto Maggio video temperature inferiori e anche di molto alle medie!
Le previsioni invernali furono tutto sommato azzeccate,  ma anche quest'anno quelle primaverili sono state ben poco precise, e seppure abbia fatto un po' più caldo dell'anno scorso non abbiamo visto traccia del "clima stravolto, "meteo estremmo" ed altre farfanterie, anzi possiamo ben dire che la ormai trascorsa primavera sia stata splendida, purtroppo rovinata dalla cosidetta pandemia di covid19.
Ora sempre i soliti siti ci propinano da mesi, senza un granchè di supporto scientifico, la teoria che "l'estate 2020 sarà rovente, come e peggio del 2003" con tanto di previsioni di temperature medie e massime. La base di queste affermazioni risiede, per quel che ho capito, oltre sulla solita solfa del "riscaldamento globale" sulle previsioni di Accuweather, un sito che fornisce le app su molti cellulari, fra cui il mio, e che ho rinominato "Acculoweather" visto che le previsioni di questa App sono spesso sballate a distanza di 24 ore.
Ora vediamo quali possono essere i motivi e le cause principali di caldo e freddo stagionale, vedendo quali possano essere delle conclusioni logiche
1) Teoria del riscaldamento globale: secondo tale teoria dovrebbe fare sempre leggermente più caldo: tuttavia abbiamo avuto estati come il 2014 in netta controtendenza, ed anche il 2016 non fu proprio rovente
2) Teoria dei clicli solari: qeuesta teoria, gravemente sottovalutata, indica nella attività del sole la spiegazioni principale della temperature terrestri. In effetti il biennio 2008-2009 videun calo di temperature anche estive: Negli ultimi 3 anni l'attività del sole si è grandemente ridotta e stiamo assistendo ad un netto calo di temperature a livello globale in questa primavera, tuttavia non si possono escludere ondate di caldo locali nonostante questo fattore.
3) Ciclo dell'Enso: più noto come Nino e Nina, è il riscaldamento (od il raffreddamento) delle acque del Pacifico Centrale. L'influenza sul clima terrestre di tali cicli è assodato e conta molto di più dei gas serra. Nel 2019 vi è stata un moderato Nino, ma adesso siamo in una moderata Nina che potrebbe diventare molto forte in Autunno: tuttavia le conseguenze sul clima europeo estivo dovrebbero essere trascurabili
4) Corrente del Golfo: e qui il discorso si fa più interessante perché quest'ultima si è raffreddata notevolmente,ed in generale l'Oceano Atlantico, comprese le acque africane sembrano più fredde o almeno nella media: questo può far pensare ad un estate decisamente dolce, pur con qualche ondata di caldo (inevitabile)
5) Effetto Albeido/ Ghiacci Artici. Una delle più grandi bufale sul clima é quella che riguarda lo scioglimento dei ghiacciai a la quasi totale mancanza di neve: Bene quest'anno la espansione e la copertuta nevosa sono ai massimi come non si vedeva da forse 40 anni. Sono previste anche a Giugno nevicate sulla Norvegia e sulle Alpi. Questo produrrà l'effetto Albeido, ovvero la copertura nevosa tende a far diminuire le temperature laddove si verifichi ed anche, a cascata, nelle zone limitrofe;
Inoltre ci sono tonnellate di Ghiaccio in più su larga parte della Groenlandia e questo indurrà più freddo verso l'Islanda, l'Inghilterra, e quindi via via Francia ed Italia. Quindi si può pensare a molte perturbazioni atlantiche e a molti temporali rinfrescanti e pioggie,
6)  Calcolo delle probabilità: è difficile che certi eventi si ripetano di continuo per un numero frequente di volte. Se le ultime due/tre estati sono state "roventi" è molto probabile che almeno questa non lo sia.
Mettendo insieme tutte queste considerazioni mi pare che la tendenza più probabile sia verso una estate calda sì (l'estate deve essere calda, per mille ragioni, in primis l'agricoltura) forse con qualche breve ondata di caldo, sopratutto a Luglio, ma nell'insieme nelle medie o anche un poco al di sotto e con un livello abbastanza elevato di precipitazioni.
Le previsioni della prima quindicina di giorni di Giugno e quelle dell'Aeronautica militare confermano al momento questa analisi con anomalie fredda molto diffuse in Europa e persino in Africa del Nord.



martedì 19 maggio 2020

Aprile ancora calo delle temperature e maggio...

Ad Aprile le temperature globali sono ulteriormente scese
Anche il mese di maggio al momento presenta un calo piuttosto marcato delle temperature di almeno 2 decimi di grado, in particolare nell'emisfero sud dove le temperature sono sotto alla media del periodo

lunedì 11 maggio 2020

Ancora freddo, e ancora neve (e siamo a maggio!)


Mentre il mondo è occupato dalla emergenza covid19 (su cui torneremo per smentire un po' di farfanterie molto presto) e si continua a blaterare di "temperature record ed altre fake news (ad Aprile le temperature globali sono calate e stanno continuando a calare in questo inizio maggio) la realtà bussa alla porta sotto forma di pioggia e neve, sia negli States, che in Europa.
A New York nevica a maggio realizzando un record storico di nevicate tardive. Il precedente risaliva al 1977, i famosi gelidi anni 70 in cui mass media ed ecologisti parlavano di era glaciale prossima.

E questa è una piccola conferma della mia previsione: torneremo presto alle temperature degli anni 60-70.
In europa intanto aria gelida, invernale, irrompe sia sull'ovest che sull'Est, fosse successo a Gennaio avremmo avuto record di freddo, ma ci sono i record di freddo pure di Maggio, e parecchi cadranno, vediamo le proiezioni

queste sono le anomalie, veramente impressionanti, anche se non coinvolgono particolarmente l'Italia (poi vedremo), ed ecco la prevsioni per le precipitazioni

Come si nosta tonnellate di neve sono previste non solo sulle alpi e sulla Scandinavia, ma anche sull'Europa centrale, il sud della GErmania, la Slovacchia, larga parte della Polonia, i paesi baltici.
La copertura nevosa dell'emisfero Nord continua ad essere di gran lunga superiore alla media storica

sabato 2 maggio 2020

"la Repubblica " e le polveri sottili che arrivano dal Mar Caspio

"La Repubblica" è uno dei giornali mainstream più diffusi, in lotta da decine di anni con il più prestigioso "Corriere della Sera" per il titolo di quotidiano più letto. Se il Corriere non ha mai lesinato in Fake News e bufale di vario tipo, il giornale romano ha però ormai preso il sopravvento, soprattutto nell'ultimo anno e mezzo, ovvero da quando il direttore Calabresi ha lasciato ila direzione del giornale in favore di un'oscuro collega, sostituito proprio in questi giorni da un nuovo direttore, con tanto di sciopero della redazione, peraltro sciopero del tutto inutile, a dimostrazione che nel fortino della "libera informazione" come loro si autodefiniscono, di libero c'è veramente poco, e alla fine sono gli editori a fare il bello ed il cattivo tempo.
Ma arriviamo a quello che interessa a questo blog, al di là delle tristi questioni editoriali italiche.
Il 30 marzo "La repubblica" tira fuori la seguente non notizia: "Smog in Emilia Romagna niente auto ma record di polveri sottili"
Il Titolo è semplicemente demenziale (come l'articolo, del resto)
In effetti le polveri sottili, ovvero il famoso PM10, sono soprattutto dovute al riscaldamento delle case (vedi questo articolo de "Il sole24ore) e solo per circa un settimo ai trasporti.
Tra l'altro affermare che non ci siano più auto circolanti appare essere una evidente esagerazione, peraltro senza nessun dato a supporto della stessa (una cosa tipica dei giornali mainstream).
Le auto sono casomai responsabili del biossido di azoto, ragion per cui i vari divieti di sindaci per lopiù di area PD (ma non solo) di circolare la domenica in auto (giornata del resto già di per sè con scarso traffico) sono del tutto inutili e puramente demagogiche.
Ma forse la "giornalista" è talmente convinta che, se i sindaci del suo partito di riferimento danno la colpa del Pm10 alle automobili, così deve essere,
LA notizia in sè non ha molto senso, o meglio ha  senso per un latro verso : il fatto che il PM10 aumenti a dismisura e non diminuisca neppure di un poco fa pensare che, automobili e riscaldamento a parte, ci devono essere altre ragioni per cui le polveri sottili possono aumentare. L'articolo incolpa però "grandi masse d'aria particolarmente ricche di polveri " che sarebbero arrivate sull'Emilia-Romagna provenienti dall'area del Mar Caspio.
Quindi evidentemente, in quell'area si devono essere scatenati ad andare in automobile proprio nei giorni precedenti, a tal punto che un'area che geograficamente sta a migliaia di kilometri di distanza, sarebbe diventata decisiva per i livelli di inquinamento del Nord Italia!
Ah la betise, la betise humaine...

domenica 19 aprile 2020

Curiosità: La CO2 antropica diminuisce ma aumenta quella totale

Tutti quanti voi saprete di certo, in quanto sottoposti quasi quotidianamente al bombardamento mediatico, che il grande colpevole dei cambiamenti climatici, che si spacciano per negativi nonostante le evidenze contrarie, sia la Co2, ed in particolare quella prodotta dall'uomo.
Naturalmente nessuno vi avrà informato che, secondo i famosi (quanto fallaci) studiosi dell'IPCC le emissioni umane di Co2 (trasporti terrestri e aerei, ma anche marittimi, riscaldamenti, attività industriali, produzione di elettricità, agricoltura ed allevamento, praticamente tutto) sono attorno al 5%.del totale altri sostengono che non siano più del 3/4%.
Comunque sia si tratta di una modestissima percentuale, tale da far ammettere a svariati "avvocati del clima" che una totale riduzione delle emissioni di Co2 porterebbe ad una diminuzione del riscaldamento futuro (tutto da dimostrare) di nemmeno un grado centigrado  (sulla sensibilità del clima alla Co2 esiste un ampio dibattito che non è il caso qui di riportare, ma la gran parte delle ricerche negano che l'impatto sia così alto come stimato dall'IPCC)
Bene, ora un ulteriore prova di quanto sopra viene dai dati (parzialissimi, per carità, ma comunque significativi) di questi ultimi mesi
Nella immagine qui possiamo vedere come la Co2 sia aumentata anche negli ultimi mesi, nonostante il Lock Down dovuto al Corona Virus che ha coinvolto sempre più paesi, con conseguente taglio di emissioni antropiche, come auspicato da tutti gli "avvocati o attivisti del clima" Greta in testa, che ritengono persino il folle piano della UE (che non credo verrà mai realizzato, visto che il Corona Virus e il rilancio dell'economia sono certamente problemi reali  e ben più urgenti  richiesti dalla popolazione.)troppo moderato per il loro programma di "zero emissioni subito!".
Secondo questa lettura il Co2 totale avrebbe dovuto diminuire, ma così non è stato.
Anzi si può notare un record proprio ad Aprile.
Nel frattempo le temperature a Marzo sono crollate di ben 0,3 gradi, e ad Aprile sono stati superati negli USA record di freddo risalenti al 1893 !
Tranquilli, adesso ci spiegheranno che è il calo del Co2 antropico a far calare le temperature...

domenica 12 aprile 2020

Ma davvero è l'aprile più caldo di sempre?

Sono bastati tre/quattro giorni di calduccio primaverile (non certo estivo, quello è un'altra cosa, davvero) per iniziare a leggere sui social (ma anche siti "seri") di caldo mai visto dall'epoca romana ed altre esagerazioni.
Lo so, sono chiacchiere da social ed in tempi di corona virus e di reclusione, ci sta.
Però io sono uno scettico inveterato e verifico subito.
Secondo i dati riportati dall'archivio de ilmeteo.it  per quanto riguarda l'attuale mese di aprile per la citta di Milano la temperatura media è di 13,1° (anche se ad una verifica appare essere di ben un grado inferiore, ovvero 12.1) mentre scorrendo sono andato a vedere le temperature di aprile 2007 e queste furono di ben 17,3 gradi, costituendo l'aprile più caldo dal 1995.
Se scorriamo le temperature vediamo che dopo il 10 di aprile non vi  fu una giornata in cui la temperatura massima non fu di almeno 24 gradi ed il giorno 24 aprile fu toccata la temperatura di 29,7 gradi!
Anche l'aprile del 2011 fu piuttosto caldo, con una media di 16,7 e con punte anche più alte con 29 gradi l'otto aprile e 32 addirittura il giorno successivo! C'è da dire che attorno a metà mese le temperature calarono decisamente e rimasero poco sopra la norma nella decade finale, altrimenti l'aprile del 2011 sarebbe risultato più caldo ancora di quello del 2007.
Guardando le previsioni appare decisamente improbabile che questo aprile possa essere più caldo di quei due anni, anzi dovrebbe essere nelle medie.

mercoledì 8 aprile 2020

Marzo : calano le temperature globali

Come avevo segnalato in precedenza, ci sono segnali di raffreddamento del clima, a seguire le anomalie dello scorso anno, dovute in larghissima parte al breve ma severo Nino sviluppatosi nell'Oceano Pacifico: le temperature di marzo sono infatti calate da +0,76 a + 0,48, registrando un forte calo di quasi tre decimali.

Questo il grafico delle temperature secondo le rilevazioni satellitari
Difficile , se non impossibile, fare previsioni per i prossimi mesi, ma mentre già certi meteorologi hanno pronosticato una "estate più calda del 2003" cosa che fanno ogni anno, dovremmo tenere conto della evoluzione delle temperature delle acque del Pacifico, che sembravano ormai indicare la nascita diuna Nina, mentre invece i segnali sono oggi contrastanti. Di certo le temperature nell'emisfero Sud stanno calando, tanto è vero che i ghiacciai dell'Antartide sono in grande crescita
Qui si possono osservare le tendenze nelle temperature. la lina rossa è l'emisfero nord la linea blu è l'emisfero sud mentre la nera è la media globale. si può osservare un trend discendente per tutte e tre le linee, mentre alcune proiezioni del modello GFS che si spingono fino all'ultima decade segnalano la possiiblità di ondate di freddo fuori stagione sia sull'america del nord che sull'europa. Questo induce a pensare ad un mese di aprile con un ulteriore calo di temperature, forse di un paio di decimi di grado. Staremo a vedere...

giovedì 26 marzo 2020

E per fortuna che non doveva più nevicare...

Una delle tante clamorose previsioni sul clima poi smentite era quella secondo la quale le precipitazioni nevose sarebbero diventate sempre più rare.
Per renderci conto di questo vale la pena leggere il seguente articolo dell'Indipendent, uno dei rappresentanti di quel "giornalismo anglosassone" che da sempre ci viene propinato come modello (di disinformazione, evidentemente) e risalente al 200.
Bene la realtà è ben diversa come mostrano i dati delle nevicate autunnali nell'emisfero nord.
Come si può notare vi è stata una netta diminuzione per alcuni anni negli anni 90, quando questa teoria, avventatamente proposta da pochissimi scienziati in cerca di pubblicità, nacque-
Questa teoria però non  è morta nel 2000, ma viene ancora oggi proposta da giornali come La Repubblica" ed "Il corriere della Sera" che parlano di "niente più neve e nevicate sull'arco alpino !" (addirittura)
Quest'anno in realtà le stazioni scistiche sono state aperte con largo anticipo, addirittura a novembre!
Ed ha nevicato tantissimo e contina e continuerà a nevicare in tutta Europa e nell'intero emisfero Nord come mostrano le statistiche del Centro Metereologico Finlandese (che forse ne sanno qualcosa di più dei giornalisti prezzolati)
Ecco iloro dati

Come si vede siamo di fronte a massimi storici, altro che "non nevicherà più molto raramente"
tra l'altro le previsioni per la fine di marzo sono decisamente inusuali

Credo che quindi si possa dire a buona ragione " E per fortuna che non doveva più nevicare!!!.

mercoledì 25 marzo 2020

Le bufale sul Corona Virus: tra complotti ed inquinamento

Come ogni grande avvenimento che si rispetti , anche il corona virus non poteva non risvegliare le attenzioni degli spargitori di zizzania, degli specialisti della fesseria planetaria, dei cercatori di nuovi untori da mettere sul rogo. Naturalmente le due principali correnti di pensiero complottista-pseudoscientifico corrispondono ai due  populismi che si spartiscono il palcoscenico della società dello spettacolo attuale.
Quindi da un lato quella populista-sovranista, dall'altra quella ecologico-primitivista.
Partiamo dalla prima. Il coronavirus sarebbe un complotto di (in ordine sparso) USA, Germania, Francia e, tanto per accontentare l'ala antisemita, Israele per colpire la Cina ed i paesi, come l'Italia, che hanno fatto contratti commerciali con la Cina stessa (via della seta). Una vera dabbenaggine non solo perché il corona virus non è stato creato in laboratorio, ma soprattutto perchè pensare di colpire in modo risolutivo un paese come la Cina e bloccarne lo sviluppo  economico con 3.000 morti su un miliardo e 300 milioni di persone è come pensare di uccidere un elefante dandogli un buffetto sulla proboscide; rischi solo di farlo incazzare. Altra teoria ancora più confusa quella secondo il mondo della finanza, coadiuvato da Big pharma, avrebbe sparso il virus per uccidere un po' di persone e poi guadagnare sui vaccini. Bella pensata, peccato che la sospensione delle attività economiche, comprese quelle sportive, cinematografiche etc, abbia prodotto un crollo della finanza ed in quanto al vaccino semplicemente non c'è.
Passiamo a quelle pseudoecologiche. Quale può essere il colpevole di qualsiasi cosa secondo il pensiero magico ecologista ?. Semplice: l'uomo che inquina. E quindi anche un virus è colpa dell'inquinamento. Il ragionamento è leggermente più sensato di quello precedente, dove l'elemento da spy story da fumetto è fin troppo evidente, ma sul piano scientifico è inconsistente. Secondo questa teoria sarebbero le polveri sottili a provocare (non si sa come) la infezione, trasportando il virus.
Peccato che gli scienziati ed i medici che si occupano di questo hanno sottolineato più volte che l'agente di contatto sia l'uomo ed il contatto interumano e non l'aria .  Naturalmente è vero che l'ambiente ha la sua importanza nella diffusione di elementi patogeni, quali virus e batteri. Nel 1350 e nel 1650, quando la peste infuriava, il fatto che vi fossero scarsissima igiene ed il contatto con roditori portatori di peste che trasmettevano grazie alla presenz d i pulci che passavano dal roditore ad altri animali domestici o direttamente all'uomo, o infettavano con escrementi l'ambiente, fu notoriamente un elemento decisivo, tanto è vero che la peste in realtà esiste ancora in alcuni paese dove le condizioni ambientali sono ancora simili.  Ma nel caso del Covid 19 manca proprio il meccanismo con il quale questo possa verificarsi.
Vi è una semplice associazione fra inquinamento (che è dato sia da polveri sottili sia da biossido di azoto) e diffusione in certe province. Ma ci si dimentica di un fatto del tutto ovvio. Laddove vi sono più persone vi sono più probabilità di contagio. E le persone vivono nelle zone più ricche, che sono anche quelle dove si sono più industrie, circolano più automezzi ed aerei, ed essendoci più case c'è maggior inquinamento dovuto al riscaldamento delle stesse.
Quindi è del tutto ovvio che si sia diffusa in Lombardia e poi in Veneto ed Emilia, anche perché qeuste regioni sono legate fra di loro da scambi commerciali e da legami parentali.
Non è nemmeno vero che l'inquinamento sia calato per via delle varie restrizioni: quello che è  calato è il biossido di azoto, non le polveri sottili. Il primo è dato soprattutto dai trasporti, in particolare automobili. Il secondo è invece provocato per lo più dal riscaldamento domestico, in particolare quello "ecologico" dei pallet e dei combustibili di carbone.
Il Pm10 è addirittura aumentato, a causa della alta pressione. I fattori meteo sono infatti importanti e sottovalutati. Nel 2019 a MIlano abbiamo avuto in realtà il minimo di giorni in cui si sono sforati i limiti di Pm10 negli ultmi 10 anni. Questo a causa delle abbondanti piogge avute a Maggio e a partire da metà ottobre fino a metà dicembre, prima che dominasse l'Alta Pressione, e questo alla faccia del tanto proclamato "cambiamento climatico" che evidentemente non è così negativo.
Confrontando i dati della regione Lombardia  con quella della Val D'Aosta, una zona che dovrebbe essere decisamente meno inquinata, avendo meno popolazione e meno attività industriali ed avendo un Parco Nazionale. Bene la percentuale di contagiati ufficiali è, con i dati del 24 Marzo 2020, di 0,304% per la Lombardia contro i 0,317% della Val d'Aosta.
Se confrontiamo Milano con la Provincia di Trento abbiamo 0,175% contro 0,206%.
Ma la cosa non finisce qui. Un dato che mi è saltato all'occhio è quello della provincia di Pesaro ed Urbino, con ben 1371 casi conclamati. Ora la popolazione di quella provincia è, secondo gli ultimi dati, di 358.886 abitanti. Facendo la solita percentuale questa risulta essere di 0,38%, superata dalle due province lombarde e d'Italia più colpite ovvero Bergamo, con 0,60% (ovvero 6 casi su mille) e Brescia con 0,5%. Da segnalare però che non tutte le province lombarde sono colpite nello stesso modo , come risulta già evidente dai dati della Regione Lombardia. Varese, ad esempio, ha una percentuale bassissima d contagio pari al 0,05% ovvero 5 casi su 10.000 , un decimo dei contagi presenti a Bergamo e Brescia.
Appare evidente quindi, che più di polveri sottili od altro, la diffusione del contagio sia dovuto a focolai locali che magari non sono stati controllati (luoghi di lavoro, palestre, luoghi di riunione) all'osservanza delle norme igieniche, al fatto che quella zona sia magari meta di viaggi sia per ragioni ricreative (il che potrebbe spiegare il tasso alto di Val d'Aosta e Trentino che ospitano molti viaggiatori attratti dal turismo invernale) o per ragioni di lavoro.

venerdì 20 marzo 2020

il dispettoso antartico che non vuole sciogliersi


Una delle più note teorie  profezie scientifiche catastrofiste sul clima ( o cambiamento climatico ) è che i poli o per meglio dire i ghiacciai marini di Artico ed Antartico siano destinati a sparire nel volgere di pochi anni, anzi, secondo talune di queste previsioni profezie dovrebbero già essere spariti da alcuni anni.
 Eppure la situazione reale pare essere molto diversa.
Per ora ci occuperemo solo dell'Antartide, che è forse il caso più clamoroso di previsione sbagliata.
La cartina sopra, che proviene dal sito ufficiale che si occupa di rilevare giornalmente lo stato dei ghiacciai, mostra la situazione dei ghiacci marini in 4 annate diverse. La più lontana è il 1980 (linea viola) poi vi è il 2014 (linea azzurra) il 2017 (linea tratteggiata rossa) e l'attuale 2020 (linea blu).
Come si può vedere la linea attuale di estensione dei ghiacci  ovvero la estensione calcolata in km quadri di ghiaccio marino è superiore a quella del 2017 (dove si era toccato il minimo storico) ma anche superiore a quella del 1980, ovvero ben 40 anni fa.
 La linea più in alto è quella del 2014, che corrisponde al massimo della espansione dei ghiacciai e ci ricorda come, quanto è successo in questi 40 anni di rilevamento può dimostrare o suggerire tante cose, ma di certo non che "i ghiacciai dell'antartide si sciolgono sempre più velocemente e stanno scomparendo ".
Questo lo pensano le persone malinformate da abili manipolatori di notizie.
I dati suggeriscono tutt'altro. Dal 1980 al 2014 infatti i ghiacciai sono enormemente aumentati e sono diminuiti per 3 anni dal 2014 al 2017 per poi riprendere la propria tendenza all'aumento, prima timidamente, ma ora in modo importante. Come mai allora tra il 2014 ed il 2017 si erano sciolti?
Di certo non per il Co2 perché altrimenti non si spiegano 34 anni di crescita precedente, in cui il Co2 antropico e naturale (quest'ultimo rappresenta al momento almeno il 95% di tutto il Co2, ricordiamo) è aumentato costantemente.
La risposta, molto probabilmente, risiede nella contemporanea presenza del piùpotente Nino degli ultimi 30 anni (o forse più) che ha riscaldato, quello per davvero, il pianeta, determinando l'anno più caldo di sempre (il 2016) e quindi, un notevole scioglimento dei ghiacciai marini, sopratutto quellli dell'emisfero sud, visto che il Nino è il riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico.
Forse la tendenza attuale ad una moderata Nina (ovvero il raffreddamento della acque del Pacifico) puà spiegare la ripresa sia dei ghiacciai dell'Antartide che di quella dell'Artic, di cui parleremo più avanti


domenica 2 febbraio 2020

Gennaio è stato freddo, Febbraio lo sarà ancora di più

Veniamo bombardati in continuazione da affermazioni riguardanti un inverno che, udite udite, neppure ci sarebbe, dal solito mantra sulle temperature sempre più alte e disastri vari che accadranno o stanno accadendo a causa della "crisi climatica" ( dopo riscaldamento globale e cambiamento climatico questo è il nuovo nome che gli adepti al bispensiero usano, chissà per quanto ancora) .
Qualcosa di vero c'è:Dicembre è stato un mese sopra le medie , non solo in Italia ed Europa ma un po' in tutto ilmondo, niente di eclatante o disastroso, ma sicuramente un fatto. Però a Gennaio le temperature sono letteralmente crollate a livello globale sopratutto nell'emisfero Nord.
Non è una mia opinione ma un fatto dimostrato dai seguenti dati


Questo grafico non lascia troppo spazio all'immaginazione: da un grado di anomalia si è scesi di quasi un grado nel Nord emisfero e da 0,8 gradi a o,5 gradi a livello globale. Il calo continuerà, almeno nel nord del mondo anche nella prima parte di febbraio,
In particolare sull'Europa è pronto a scatenarsi quello che in gergo si ciama Burian, ovvero il freddo estremo proveniente dall'Est europa (in realtà proviene dal nord della Scandinavia)
Ecco cosa mostrano le proiezioni del modello canadese GEM per il fine settimana prossimo


Beninteso si tratta di proiezioni, ed altri modelli di previsione come ECMWF e GFS sono, al momento, leggermente più prudenti, tuttavia vanno anch'essi verso una previsione di maggior freddo sia sull'Europa che sugli States e persino in Asia.
Perché succederà  questo? La spiegazione più semplice è quella che vede il Vortice Polare andare in crisi verso la fine dell'inverno, appunto a Febbraio. Nell'Artico si è accumulata una grande quantità di freddo, e difatti i ghiacciai sono ai massimi storici degli ultimi 15 anni (di questo parleremo a breve) e, giocoforza, quando il vortice polare non tiene più, il freddo si dirige, in modo spesso improvviso ed anche relativamente imprevedibile, verso sud. Imprevedibile, si è detto, quindi può anche essere che la traiettoria finisca solo per sfiorare regioni a sud come l'Italia, ma la tendenza dei vari modelli è verso una serie di "rasoiate" artiche verso il sud, e quindi è molto probabile che almeno una o due colpiscano anche l'Italia a breve, e vi sono buone probabilità che ve ne sia un'altra, come successe nel 2018, verso la fine del mese. Insomma, l'inverno non è affatto finito, e le temperature non stanno affatto salendo inesorabilmente, anzi.

mercoledì 15 gennaio 2020

il clima sta cambiando quindi devi cambiare anche tu...oppure anche no....

Una delle caratteristiche più fastidiose dei "credenti del clima" ( o allarmisti o catastrofisti, fate voi) è quella di ergersi a moralisti e moralizzatori dei comportamenti altrui, senza averne né il diritto, né la capacità, e senza, soprattutto, avere la minima ragione a supporto della loro pretesa.
In particolare la teoria secondo cui dovremmo cambiare i nostri comportamenti individuali, non si sa bene in quale modo, per salvare il pianeta dall'imminente, quanto improbabile, disastro che, secondo loro, ci attende inesorabile dietro l'angolo.
Ora, per smontare le teorie dei folli, non esiste metodo migliore che dare loro ragione. Quindi non argomenterò qui che i cambiamenti climatici sono sempre esistiti, centinaia di milioni prima che apparisse l'uomo, né che le temperature sono state per centinaia di milioni di anni superiori a quelle attuali, né che vi sono molti fattori che influenzano o possono influenzare il clima dalla attività del sole a quella degli oceani etc etc  e che la ipotesi che vi sia un perfetto collegamento fra aumento della Co2 e delle temperature terrestri è una ipotesi (ipotesi, per l'appunto ) abbondantemente falsificata.
Farò anche finta di ignorare le evidenze che il caldo sia di gran lunga preferibile al freddo, e che sia la migliore condizione per lo sviluppo dell'agricoltura, che difatti continua a crescere a ritmi mai visti e che ha permesso e permetterà di nutrire il pianeta.
Bene, la quantità di Co2 nell'atmosfera attualmente è di 400 ppm. Quel Ppm vuol dire parti per milione. Prendete un foglio di carta e ritagliate uno spazio pari a 400 parti per milione di quel foglio di carta, Voglio aiutarvi, si tratta di 0,04 per cento ovvero 4 parti su diecimila. Avete fatto? riuscite a vederlo?
NO? Siete dei negazionisti!!
Sì ? bene, andiamo avanti...
L'uomo produce secondo l'Ipcc il 5% di quelle 400 parti per milione. Forse un po' meno ma prendiamolo per buono. Quindi 20 parti per milione. Pochino vero?
Ma noi non siamo il mondo, siamo l'Europa, che ne produce solo il 10%. quindi 2 parti per milione.
Di più, noi siamo italiani, e ne produciamo forse un decimo o poco più. insomma 0,2 parti per milione.
Siamo in 60 milioni (un po' di più, ma non sottilizziamo) quindi per sapere l'impatto di ognuno di noi, dovremmo dividere per 60 milioni. prendiamo la calcolatrice a questo punto (ci vuole) e facciamo una semplice divisione ovvero 0,2 (che sono le parti per milione prodotte dall'intera Italia) diviso il numero di abitanti.
Il risultato è di 0,000000003333 parti su un milione che sinceramente non so come tradurre ma credo sia un terzo di miliardesimo di milione. Naturalmente questa è una media "alla Trilussa" perché ovviamente il "danno" fatto all'ambiente da chi come me fa 2000 km per anno in auto e prende 2 volte l'aereo e tiene il riscaldamento basso è imparagonabile a chi fa 30.000 km in auto, prende 30 volte l'aereo e ha una casa grande e spaziosa etc etc.
In sostanza l'impatto che abbiamo, è talmente ridicolo ed ininfluente che, persino se i credenti avessero ragione in senso generale, (e non ce l'hanno) avrebbe però torto nello specifico, ed il loro moralismo risulterebbe, come difatti risulta, del tutto immotivato e fine a se stesso. Cambiare i nostri comportamenti non cambierebbe nulla, ripeto nulla.
Questo non vuol dire che non si debba fare la raccolta differenziata, che si possano sporcare strade e parchi o peggio boschi e che insomma sia lecito fregarsene allegramente, ma soltanto che le paranoie ed i moralismi inutli possiamo lasciarli tranquillamente agli altri. Non siamo certo noi (noi nel senso del cittadino italiano medio) ad aver conciato male il pianeta.
Come cantava Patty Smith "Gesù è morto per i peccati di qualcun altro".