domenica 7 giugno 2020

L'Estate fredda del 2014 era prevista rovente !

Ho già avuto modo di parlare della ipotesi della "Estate 2020 rovente da record", e di come, a mio modo di vedere (e anche di personaggi importanti della meteorologia come Giuliacci) queste ipotesi siano, almeno al momento, campate del tutto in aria. il clima di questa prima settimana di giugno e le previsioni per le due settimane successive confermano quanto da me e altri scritto.
Per coloro che si fidano però di certe previsioni voglio aggiungere qualche spunto di riflessione. La domanda che mi sono posto: è quali furono le previsioni sull'estate del 2014, che fu obiettivamente un'estate fresca, se non fredda, anche più di quel che dicono le fredde statistiche (*)
Ed ecco il materiale che ho reperito in rete:
iniziamo da questo link La previsione non è particolarmente catastrofica, di certo non è però azzeccata: Secondo gli attuali ingredienti a disposizione si può ritenere che l'estate prossima possa presentare uno scenario, a livello europeo, già visto negli ultimi tempi con una maggiore probabilità di vedere pressioni più alte e temperature sopra media sull'Europa orientale e meridionale, in media o anche lievemente sotto media su quella occidentale e settentrionale. Questo fa supporre come gli anticicloni sub tropicali possano avere un ruolo non trascurabile.
In sostanza si suggerisce che gli anticicloni ovvero il caldo non sarebbe stato trascurabile, poi si prosegue
Tuttavia l'estate potrebbe presentare un andamento altalenante con rimonte anticicloniche, anche associate ad ondate di caldo sull'estremo Sud, sopite da incursioni fresche ed instabili dal Nord Atlantico per alte pressioni defilate e conseguenti ondate temporalesche. La prima parte dovrebbe essere più zoppicante mentre la seconda sarebbe più stabile e con temperature sopra le medie. Nel complesso sembrerebbe risultare ancora un'estate con anomalie positive maggiori di temperatura, in particolare tra medio e basso Adriatico, Sud e Balcani; 
Quello che accadde è esattamente l'opposto: l'estate partì calda, anzi caldissima, e nella prima quindicina del mese si ebbero picchi di calore di rilievo con temperature fra i 32 ed i 36 gradi: A Milano il 10 giugno la temperatura massima fu di 34,1 ma a Firenze fu di 36.o gradi, il giorno dopo fu di 35,1 a Milano e 36.9 nel capoluogo toscano e 34,2 a Torino: fu solo a partire dal 15 che le temperature calarono, con alcune giornate  freche che riportarono le medie nella normalità
Ma proseguiamo la carrellata: le previsioni di Accuweather dicevano che "La stagione potrebbe iniziare un po' fredda e piovosa tra Portogallo, Spagna e la Francia occidentale. Ma i mesi di giugno e luglio potrebbero riservare forti ondate di caldo e carenza di pioggia.
una più succulenta analisi ci venne dal sito voloscontato 
Bel tempo al Nord con temperature oltre la media. Secondo i dati del CNR anche l’estate aprirà prima le proprie porte e sarà all’insegna del caldo e della siccità. Ed effettivamente l'inizio fu così, come abbiamo visto: ma poi si prosegue con una azzardatissima ipotesi basata su una altrettanta discutibile premessa scientifica
Infatti dalle previsioni per il 2014 si preannunciano infatti record sulle temperature ed un clima secco che segnerà valori di picchi storici.
Alla base di queste ipotesi sul clima, secondo gli scienziati dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr), l’ analisi sulla temperature dell’acqua dei mari, o meglio sul fenomeno delle “acue dense”(sic!) , come esposto durante la campagna oceanografica Carpet (Characterizing Adriatic Region Preconditioing EvenTs)
Ma se queste erano previsioni fatte quando ancora la stagione doveva iniziare, e quindi gli errori e gli strafalcioni perdonabili (ma fino ad un certo punto) meno perdonabili sono le seguenti previsioni quando l'estate era già in pieno svolgimento
Nel sito viaggi news dop aver parlato di tremende piogge autunnali che avevano caratterizzato giugno (e non era vero, vedi sopra) si profetizza
Ma ben presto un nuovo fenomeno climatico investirà il nostro Paese: questa volta però non si tratterà di pioggia, bensì di caldo. E’ prevista infatti un’ondata di super caldo – denominata amichevolmente Caronte – sull’Italia. Le temperature arriveranno ben oltre i 35 gradi, il tasso di umidità sarà altissimo, così come la sensazione di afa che attanaglierà specie le grandi città.

L’arrivo di Caronte è previsto per il 25 giugno al Sud Italia, poi il fenomeno si estenderà a tutta la penisola regalandoci un weekend di fuoco. Visto quello che ci aspetta rimpiangeremo il freschetto di questi giorni!
Vero che il 25 giugno a Catania si oltrepassarono i 39 gradi, ma già a Palermo le temperature furono nella norma e nelle restanti città d'Itali ale massime furono fra i 21 ed i 29 gradi. Niente Caronte, quindi, tranne a Catania.
Se andiamo su siti più specializzati la solfa non cambia, anzi, ed ecco il centro meteo italiano citare il prestigioso modello di previsione ECMWF (che sarà prestigioso, ma come tutti i modelli è fallibile
dicendo che ) per dirci che
Sull’Italia dunque l’estate potrebbe essere piuttosto calda, considerando anche il trend guidato dal global warming, con valori sopra le medie specie nei mesi di luglio e agosto. Quello che più preoccupa attualmente però resta la siccità. 
Anche a metà luglio continuavano le previsioni errate anche se non troppo catastrofiste.
Tutto ciò ci insegna a diffidare di quello che dicono veri o sedicenti esperti, soprattutto se non si basano su dati scientifici ma solo su luoghi comuni e sensazionalismo.
(*) Nei mesi successivi vi fu un'opera di revisionismo, tesa a dimostrare che l'estate non era stata fredda ma solo "normale" e che la colpa era da attribuirsi al fatto che le persone sono ormai abituate a temperature molto calde. L'osservazione è in parte vera, ma tuttavia nascondeva il fatto che erano state elaborate le previsini di cui sopra, fondate sul convincimento che il clima necessariamente debba andare verso il caldo, e che avere temperature più fredde della media per un'intera stagione è un segnale non trascurabile. Peraltro le medie non rappresentano quello che realmente successe quell'estate, in quanto l emedie sono date dalla media fra massima e minima di quel giorno. Basta quindi un'ora o due a 27 o 28 gradi perchè ci si basi su quella massima. In quell'estate a mezzogiorno le temperature erano però spesso inferiori ai 20 gradi, e quindi la media giornalieria elaborata facendo la semplice media fra temperatra massima e minima non corrispondeva alle reali temperature medie, nettamente più basse. Prova di questo sta nel calo della produzione agricola e soprattutto vinicola di quell'anno con uncrollo del 20% rispetto alle medie.