martedì 24 dicembre 2019

Dacci oggi il nostro catastrofismo quottidiano

L'ideologia non muore, si trasforma. Assume sempre mutevoli forme per costringere gli uomini a non pensare in modo razionale e scientifico, ma in base a supposti valori ed emergenze, a distoglierlo dalla ricerca del vero e del difficile per convertirlo all'accettazione del falso e del facile.
Oggi l'ideologia vincente non è il populismo, ma il catastrofismo.
E' da anni che siamo perseguitati da teorie catastrofiste. Una volta è il buco dell'Ozono, poi è la "mucca pazza" poi l'influenza aviaria, poi quella suina, poi l'ebola, poi il terrorismo (islamico) l'immigrazione, l'allarme sicurezza ed infine i vaccini e  i "cambiamenti climatici" che addirittura minaccerebbero la vita sulla terra.
La caratteristica comune di tutti questi allarmi catastrofistici è molto semplice: si basano sulla emotività e la paura. La paura è la chiave dell'irrazionalità. Una persona che perde la ragione è una persona facilmente impressionabile e, quindi, manipolabile.
La manipolazione è la base del potere.
Se analizziamo queste paure vediamo come molte di loro si presentano come "scientifiche" ma in realtà di scientifico non hanno nulla.
Il catastrofismo difatti è, per definizione, non scientifico. Per due oggettive, inopinabli e semplici ragioni
La prima è che nessuna teoria catastrofista è mai stata confermata dai fatti. Nessuna catastrofe annunciata si è mai realizzata. Nessuna.
La seconda è che presume di prevedere il futuro. Ma nessuno ha mai previsto il futuro. Non fa parte delle facoltà umane prevedere il futuro. Ci sono sole due categorie di persone che vivono prevedendo il futuro. Gli imbroglioni e gli scommettitori. Lasciamo da parte i primi, concentriamoci sui secondi.
Cosa fa uno scommettitore?.Prende scommesse su eventi futuri non certi. Ribadisco non certi. applica un calcolo delle probabilità da cui trae comunque vadano gli eventi un vantaggio. Considera un evento y meno probabile di un evento x. Lo quota in modo più favorevole allo scommettitore. Se perde pagherà di più,ma normalmente vince lui.
Ora come fanno "gli scienziati" a stabilire cosa succederà nel futuro? mettono delle percentuali di probabilità su eventi che però, a differenza di un evento sportivo, non sono calcolabili, Se sbagliano non pagano in quanto la loro credibilità non verte sull'efficienza e la veridicità delle loro previsioni, ma sul carisma riconosciuto della propria professione.
Lo scienziato, per definizione "ha ragione" poiché dice quello che dice la Scienza.
Peccato che la Scienza non sia formata da verità prestabilite, ma da ipotesi da verificare. Una ipotesi non verificata, rimane solo una ipotesi, non è verità scientifica. Che una ipotesi venga sostenuta da un eminente scienziato,  o da una portinaia, sempre ipotesi resta.
Il principio di autorità non è un principio accettabile perché una affermazione non è vera o falsa per la fonte dalla quale proviene ma sulla base delle evidenze scientifiche.
E, ribadisco, le teorie di carattere catastrofista non si basano sulle evidenze scientifiche perchè si basano su ciò che non è successo.
Se prendiamo ad esempio le previsioni dell'IPCC sulle temperature, la salita del livello del mare, gli isolotti del pacifico che dovevano essere sommersi dalle acque. lo sciolgimento dei ghiacciai e gli orsi polari che si estinguevano, non una sola di queste previsioni ed altre ancora sono state azzeccate.
La difesa degli "scienziati" è stata, ed è, che sono previsioni elaborate da computer sulla base di ipotesi, ma non si sa se le ipotesi sono vere (in quanto non sono state verificate) ed il clima "è imprevedibile". E allora di cosa stiamo parlando?
Prendiamo una paura diffusa negli anni 90 come la variante umana della mucca pazza (che è sempre esistita e si chiama Sindrome di Jakob Kreuzberg). NOn c'erano prove sulla sua diffusione né studi che potessero affermare una sua espansione, eppure si è arrivati a proibire la Costata fiorentina (che poi non differisce da altri tipi di taglio) per una paura totalmente irrazionale. Ogni anno ci sono una ottantina di persone che muore intossicata da alimenti vegetali in Germania, e presumo che ne siano altrettante anche in Italia, eppure nessuno ne parla o lancia allarmi.
Le paure e le catastrofi sono infatti  selettive, si devono installare in una zona della nostra mente che sia già preparata. La paura dello straniero, del diverso, dell'omosessuale, dell'ebreo, ma anche la retorica ambientalista sull'uomo che distrugge la natura, celebrata da centinaia di film hollywoodiani, l'animalismo e il salutismo tanto onnipresente sui massmedia, e perfino  la paura del progresso scientifico (vedi Ogm e vaccini ) sono tutte idee talmente instillate nella nostra testa da renderle un terreno fertile per il nascere e lo svilupparsi delle paure e della irrazionalità.
Paure e irrazionalità che non solo possono essere sfruttate da abili demagoghi e truffatori, ma anche avere conseguenze dannose per tutta la società
Pensandoci bene la vera catastrofe che ci minaccia è proprio il catastrofismo.

Si fa presto a dire Scienza

Negli ultimi anni, o decenni, la Scienza è venuta a sostituire ciò che prima erano le ideologie, e prima ancora le religioni, ovvero è diventata la base per le credenze comuni e persino per le politiche dei governi.
Per molti ciò è un bene, perché darebbe una base oggettiva a quanto crediamo, a quello che facciamo, ai nostri comportamenti, e quindi una azione di governo basata sulla Scienza, che sarebbe per stessa natura esatta e quindi indiscutibile.
Quanto questa concezione sia pericolosa credo che sfugga a pochi ( o meglio, lo spero) ma credo che a molti sfugga quanto questo sia anche dannoso, perchè potrebbe indurci a fare scelte sbagliate nella  convinzione che siano quelle giuste, esattamente come per religione e ideologia.
Veramente ciò che viene comunemente chiamata scienza può definirsi tale e davvero è credibile al punto di affidare le nostre esistenze ad essa?
Chiunque abbia avuto a che fare con medici (cioè quasi tutti ad una certa età) può facilmente trovare discutibile questo,  ma innanzitutto bisognerebbe definire cosa è la Scienza realmente.
La Scienza è semplicemente il tentativo dell'uomo di capire come funzionano realmente le cose, ovvero dare una spiegazione scientifica di avvenimenti che altrimenti rimarrebbero sconosciuti o con spiegazioni irrazionali o magiche.  Il problema è che la Scienza è fatta dagli uomini, e come tutte le attività umane è percorsa da errori, alle volte giganteschi, e che gli stessi scienziati fanno poco per combattere. Per sapere come funzionano le cose esiste un metodo chiamtato metodo scientifico, che consiste nel provare e riprovare che la ipotesi da cui si parte è corretta, e se non lo è va modificata o persino lasciata cadere: Più che provata vera una teoria deve essere provata NON falsa. In sostanza un esperimento che va bene non dimostra nulla, l'esperimento va riprodotto all'infinito e soltanto se sempre dà lo stesso risultato allora lo si può considerare riuscito.
La prima cosa è quindi la riproducibilità dell'esperimento.
Bene, secondo dei sondaggi condotti fra gli scienziati di vari settori, la riproducibilità dei risultati è, spesso,una chimera irraggiungibile :secondo un articolo pubblicato su Nature il 70% dei ricercatori non è riuscito a riprodurre i risultati delle ricerche altrui, e circa la metà non sono riusciti neppure a riprodurre i propri!
Non va meglio agli psicologi, che riescono a riprodurre l'esperimento solo nel 40% dei casi, e pessimamente agli oncologi, le cui stime di riproducibilità sono del 10% ovvero nel 90% dei casi lo studio non è ripetibile (quindi quando leggete di qualche cura del cancro potete stare certi almeno al 90% che si tratta di una bufala)
Tra le cause di questa crisi viene indicata la pressione per pubblicare dati e ricerche, anche quando queste danno risultati ambigui.
Però gli scienziati puntano anche il dito sui propri colleghi (e, quindi, su se stessi)
La frode viene indicata dal 40% degli intervistati come una delle cause di non riproducibilità degli esperimenti (insomma i risultati sono semplicemente stati falsati volutamente)
Addirittura il 14 % degli scienziati si dice convinto che alcuni colleghi si inventino del tutto i dati ed il 34% ammette di aver selezionato i dati per far emergere solo ciò che interessava, ovvero ammettono di aver truccato le ricerche.
Come riportato da questo articolo:

"È inoltre necessario considerare che il sistema accademico non premia per niente chi fa studi di riproducibilità, sono tempo e soldi buttati via dal punto di vista delle “performance produttive” del gruppo di ricerca.
Le stesse riviste scientifiche non sono un granché interessate a pubblicare ricerche che dimostrano la non riproducibilità di un precedente lavoro pubblicato, preferiscono pubblicare ricerche innovative o risultati sorprendenti e così ecco com’è facile far sparire le notizie dei fallimenti delle repliche.
In ultima analisi bisogna tenere a mente che oggi ci sono ricerche tanto specifiche che solo pochi esperti le possono capire e valutare; in questo modo si sterilizza l’attività di peer review (ossia il lavoro di revisione dello studio scientifico da parte di esperti così da poter decidere se pubblicarlo, chiedere chiarimenti o respingerlo). In alcuni casi c’è il grosso rischio che le riviste scientifiche pubblicano quasi alla cieca, del tipo: non ho capito di cosa stai parlando però mi sembra tutto serio e ben fatto, tu hai una buona reputazione, quindi lo pubblico.
«Non per questo adesso bisogna pensare che tutti gli studi scientifici siano inaffidabili – afferma Andrea Pensotti, direttore dell’Interdisciplinary Life Science Institutebisogna avere la forza di fare una seria autocritica nel mondo della scienza senza cadere nell’eccesso opposto della “caccia alle streghe” che porterebbe ad una grave crisi di credibilità non solo verso la popolazione generale ma anche verso gli stessi medici e tra colleghi ricercatori»."

Talel situazione è ancora più drammatica in campi come le ricerche sull'alimentazione o il clima, dove i giornali riportano notizie di ricerche scientifiche dando spazio solo a quelle che confermano i pregiudizi esistenti, o che servono ad avere più click o lettori ed attirare l'attenzione, e quindi a quelle più allarmistiche, che sono anche immancabilmente le meno scientifiche ed attendibili.
Inoltre le notizie su queste ricerche spesso vengono date in modo semplicistico e frammentario, o ancora vengono attribuite a scienziati non meglio specificati, o addirittura si spaccia come "scienza" il risultato, magari dopo averlo frainteso, di una singola ricerca. Oppure ancora, come nel caso dei "cambiamenti climatici" viene dato conto solo del "worst scenario" ovvero della possibilità più catastrofica che, però, è anche quella con meno probabilità di realizzazione
Cosa fare di fronte a questo? Evidentemente non fidarsi ciecamente di nessuno, informarsi su cosa realmente dicono queste ricerche, confrontarle con altre, vedere quali metodi sono stati usati (uno studio osservazionale ha spesso credibilità pari a 0, laddove studi randomizzati o con doppio cieco possono avere dei difetti, ma sicuramente sono più affidabili). 
Insomma, applicare il metodo scientifico (o fact checking se preferite) nel nostro piccolo. 
E, sopratutto, non fidarsi di cià che viene chiamato Scienza in modo superficiale, perché alla fine si tratta di ipotesi, non di verità.

sabato 21 dicembre 2019

Presentazione

Questo nuovo blog nasce dagli interessi che ho sviluppato negli ultimi anni, e forse anche dal mutare delle mie prospettive col passare del tempo e degli anni. Ho pensato di affiancare il vecchio blog "La tana del Lupo" con un nuovo blog, dedicato a specifici temi.
La tana del Lupo nasceva come blog personale, pur parlando spesso di attualità e di politica, non ha mai voluto essere ideologico o schierato con questo o quello, seppure forse lo è stato spesso. Era un blog dove dicevo quello che pensavo, spesso azzeccando le analisi (vedi dove avevo previsto la decadenza di Berlusconi, o dove aveva presagito il successo ed anche le difficoltà dei 5 stelle) o dove indicavo le debolezze del PD di Veltroni e poi di Renzi, quando i due venivano incensati da mass-media e da tanti "amici"). Però non è mai stato un blog "politico" sia perché come ebbi a spiegare io la politica la subisco, più che farla. I miei interessi sono sempre stati per tante altre cose, la musica (da cui è nato l'altro blog It's only rockenroll ) il cinema, i telefilm, lo sport, e tante cose di cui ho parlato. Negli ultimi anni mi sono interessato di alimentazione e medicina, ho cambiato il mio modo di alimentarmi con grande soddisfazione, e ho capito quanta disinformazione scientifica ci sia sull'argomento ma non è l'unico campo in cui la disinformazione e l'allarmismo la fanno da padrone. Da persona da sempre interessata ai temi ecologici, mi sono reso conto quanto mess media e movimenti ecologisti stiano disinformando le persone, catalizzando l'attenzione su temi fuorvianti, come quello del "riscaldamento globale" e "cambiamenti climatici" senza centrare l'attenzione su ben altri problemi, e come la vera ed unica minaccia alla vita sulla terra, ovvero la guerra termonucleare e le armi di distruzione di massa, siano state furbescamente messe da parte, di modo che militari ed industrie (e scienziati) possano tranquillamente fare i propri comodi.
Mi sono reso conto delle montagne di spazzature pseudoscientifica che ci viene vomitata addosso ogni giorno, come la scienza sia stata corrotta e come venga fraintesa in continuazione allo scopo di fomentare e sostenere paure irrazionali e le industrie che da queste paure traggono profitti (come quella farmaceutica, ad esempio, ma non solo)
Per questo ho pensato fosse meglio un blog che fosse dedicato a questi specifici temi, e dove magari non pubblicare solo mie personali riflessioni ma anche informazioni presi da altri. Ripubblicherò anche i post giàpresenti su "la tana" qualora siano inerenti ai temi e non superati dai fatti.
Spero di essere utile a chi volesse iniziare (o continuare) a pensare con la propria testa e non con quella dei controllori del pensiero ufficiale.
Buona lettura.