giovedì 6 agosto 2020

Pandemia mediatica

Il Corona Virus sta perdendo efficacia. non è un 'opinione, o una "bufala" o una boutade. E' un fatto statistico innegabile e se i mass media facessero il loro dovere lo scriverebbero.
Si dice che i casi sono in aumento. Ed è quasi vero, perché in realtà l'apice è stato toccato a fine luglio ed il calo (lieve) è giù in atto. Ma il punto non è se i contagi sono tanti o pochi, il punto è la pericolosità del virus. Questo conta. Di virus ce ne sono in giro a migliaia, ma se sono innocui o poco letali, nessuno ne parla, né si rovina l'economia mondiale. Se questo invece è successo e sta succedendo per il Corona Virus è perché viene ritenuto un virus letale. E non c'è dubbio che lo sia. Però, se il virus perde di pericolosità, allora bisognerebbe diminuire l'allarme, altrimenti si fa della cattiva informazione e si procurano altri danni all'economia, ma anche e sopratutto alla psiche delle persone.
Per sapere se e quanto il virus sia pericoloso bisogna vedere un solo dato. Quella della percentuale di mortalità (death rate)
Ed eccovela:

Il verde sono i guariti con riferimento ai casi risolti, l'arancione sono i morti.
Per essere più chiari la percentuale di mortalità che era al 40& a metà febbraio (solo la Cina praticamente) eed era al 22% ad Aprile, è man mano calata, raggiungendo l'attuale 5,50%. Solo un mese fa era ancora al 7%.
E' una percentuale che si riferisce ai casi chiusi  e confermati, e non riguarda i nuovi casi. Fra questi solo 1% sono considerati gravi. E' quindi del tutto probabile che il tasso di mortalità vada a calare di un ulteriore 1% per fine mese e via via fino ad arrivare all'1-2% che era la cifra stimata inizialmente.
Ribadisco che il 5,5% è un dato storico, non è quello attuale.
se vediamo i dati a livello europeo, il numero dei morti è estremamente esiguo, quasi irrilevante , statisticamente parlando si intende.
lItalia è fra i 5 ed i 12 morti gionalieri, eravamo ad 800 e passa ad aprile. I casi attivi sono 12.500 circa. Siamo sotto all'1%.
La germania ha circa 20 morti a settimana su una popolazione di 80 milioni di persone. i casi attivi sono sui 10.000. Siamo anche qui sotto all'1%.
In Spagna, dove c'è stato un rilevantissimo aumento di casi, fino ad arrivare a più di 6.000 contagiati i morti sono pochissimi. Il massimo, dopo giorni di 0 morti, è stato pochi giorni fa con 26 casi, che possono sembrare tanti, ma paragonati ai quasi 1000 di aprile sono una percentuale del 3%.
Prendiamo gli USA. Qui i mass media battono la grancassa in modo ossessivo perché l'obiettivo è abbattere Trump costi quel che costi. Che sarà una o due menzogne in più se bisogna salvare la democrazia, il pianeta e l'Orso Yoghy? Però i dati sono chiari: in calo non è solo la mortalità ma anche i casi
ecco qua il grafico tanto per risparmiare inutili byte
Da quasi 80.000 a circa 50.000.
Si può supporre che a fine mese i casi saranno tornati dove erano a fine maggio, inizio giugno, ovvero fra i 20 ed i 25 mila giornalieri con conseguente calo ulteriore dei morti.
Ah, piccola chiosa finale. In Italia l'Istat ha reso noto i risultati di una sua ricerca secondo la quale i contagiati sarebbero in realtà almeno un milione e mezzo di persone, il che fa scendere il tasso di mortalità al 2,5%. E pare che a Bergamo i contagiati, e quindi immunizzati, siano quasi al 25%, il che significa immunità di gregge (che è situata secondo gli esperti tra il 20 ed 30 % e non al 60% come dicono i giornalisti)



martedì 4 agosto 2020

IL mare mediterraneo era molto più caldo durante l'Impero Romano !

Ogni tanto gli scienziati fanno qualcosa di utile. Scoprono l'acqua calda, che, in tempi di bufale ed esagerazioni allarmiste, è pur sempre qualcosa-
Ed ecco che una ricerca, tra l'altro commissionata dall'IPCC, (chissà se ne terranno conto o la richuderanno in un cassetto con l'apertura verso il muro...) ci dice che il mediterraneo era almeno due gradi celsius più caldo di quanto non lo sia ora, per un periodo che va grosso modo dal 1 secolo a.C fino alla caduta dell'Impero Romano occorsa nel corso del quinto secolo in cui le temperature crollarono provocando le invasioni barbariche di Goti, Unni e Vandali che devastarono l'Impero d'Occidente ( e in parte anche quello di Oriente)
"Per la prima volta possiamo dimostrare che il Periodo Romano è stato il più caldo degli ultimi 2000 anni ed è durato almeno 500 anni"
I ricercatori spagnoli ed italiani hanno usato campioni di magnesio e calcite come indicatori delle temperature.
Lo studio sul calore del mediterraneo è importante perché il mar mediterraneo è un punto di incrocio fra le correnti calde e dumide di origine subtropicale e quell fredde di origine artica che investono il nord Europa, e quindi è un punto particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici
La comparazione con altri studi e stime delle temperature e dei cambiamenti climatici confermano i dati raccolti dai ricercatori italo-spagnoli
Il grafico mostra le varie stime, quelli in blu è la ricostruzione dei ricercatori. In tutte si mostra come le attuali temperature non sono nulla di eccezionale o fuori dalla norma. Il periodo di caldo definito "Optimum romano"  viene ricollegato all'attività del sole, mentre va ricordato che i livelli di anidride carbonica all'epoca erano più bassi di almeno un terso rispetto a quelli attuali.



martedì 21 luglio 2020

Covid19, come sta realmente evolvendo la situazione?

Il crollo dei casi di coronavirus ha messo in difficoltà i professionisti dell'allarme continuo e della catastrofe dietro l'angolo, che avevano previsto fin dalle prime timide riaperture postlockdown una "ondata peggiore della prima". Naturalmente non vi è stata.
Dico naturalmente perché i virus, dopo un poco di tempo perdono efficacia, i qulalche modo si adattano all'ospite, e diventano meno virulenti. Sull'altro lato le persone finiscono per essere naturalmente vaccinate, attraverso quella che viene definita "immunità di gregge" per cui, seppure possano esserci dei focolai e dei contagiati che spargono il virus, questi sono meno efficaci nella loro opera. Infine perché gli errori che si sono fatti nella prima fase (e a cui si devono l'ottanta per cento circa dei contagi e delle morti) difficilmente verrebbero ripetuti. Infine perché ormai alcune cure efficaci sono state sperimentate.
Questo viene ben esemplificato da 2 paesi, che pure sono stati discussi in questi mesi. Svezia e Spagna
La prima è nota per essere stata accusata di aver fatto un lockdown troppo morbido e di essere stata quindi travolta dal virus.
Ma ciò non corrisponde al vero: vediamo l'andamento della mortalità (l'unica cosa che conta realmente)
Come si può notare il calo della mortalità è stato costante a partire da metà aprile, fino a raggiungere una situazione in cui possiamo dire che non vi è pericolo di massa di tipo  pandemico. La gestione dell'emergenza si è quindi rivelata efficace ed intelligente, o almeno non peggiore di Spagna ed Italia.
Ora passiamo alla Spagna, al centro dell'attenzione perchè vi sono stati grossi focolai in Catalogna ed altre regioni, riportano il numero di contagiati giornalieri attorno ai 1500 al giorno (va ricordato che però, a differenza di Italia e Germania, la cifra non è mai stata sotto le 500 unità
Ecco l'andamento della mortalità
Anche qui si può notare come la mortalità sia non significativa da metà giugno, ed i recenti aumenti non hanno portato ad alcuna "nuova onda". Ovviamente va testato cosa succederà nelle prossime settimane, ma penso che non vi sarà nulla di catastrofico.


Si parla allora dell'espandersi della malattia a livello mondiale, tirando fuori i casi più estremi. tuttavia guardando alla evoluzione a livello mondiale, si notano cose interessanti che vengono naturalmente taciute
ed ecco i grafici che le mostrano
Come si può notare i casi sono in aumento, avendo toccato quota 250.000 il 16 luglio. Tuttavia solo pochi giorni dopo, il 20 di luglio, dopo alcuni giorni di calo, si è tornati a quota 200.000. Ovviamente ci saranno giorni di aumento seguiti da giorni di calo. Si chiamano variazioni statistiche.
Quindi l'aumento è molto più moderato di quanto i giornali (che ovviamente hanno preso il dato più alto come fosse uno step quasi definitivo  verso cifre maggiori, estrapolando il dato dal contesto statistico che vede un aumento molto più moderato di quanto non si faccia credere )
MA anche qui manca il dato più importante, ovvero la mortalità. C'è da preoccuparsi non se ci sono più casi, ma se ci sono anche più morti.
E qui c'è la sorpresa, o meglio il dato che non si vuole rendere pubblico (anche se poi pubblico rimane)
Come si può notare la mortalità è dimezzata da aprile (quasi 8000 casi al giorno) fino al dato del 20 luglio con circa 4000 morti). Attenzione si è dimezzata a fronte di un numero di casi che è triplicato!
Questo cuol dire una sola cosa: il virus c'è ancora, uccide ancora, ma lo fa in misura molto inferiore a prima, circa 6 volte di meno. In effetti la mortalità sui casi attivi e non attivi è ormai di poco superiore al 4%: 615.000 morti su 14.926.000 casi fa esattamente la percentuale di 4,12%.
E' abbastanza evidente che questa percentuale è destinata a scendere ancora, fino a raggiungere una cifra tra l'1 ed il 2 per cento (cifra stimata inizialmente) o forse anche meno.
Se vediamo gli USA (su cui bisognerebbe tornare) anche qui notiamo un aumento dei contagi , ma un vero crollo della mortalità.
I casi sono più che triplicati, ma la mortalità è rimasta più o meno la stessa di inizio giugno, sfiorando nei giorni peggiori le mille unità ma stando attorno ai 500-600 morti giornalieri.
Questi dati ovviamente sono solo alcuni dei dati disponibili, ed ovviamente ci sono situazioni particolari che possono anche far propendere per diverse interpretazioni.
Tuttavia mi pare che i paesi dove ci sono stati già un certo numero di casi sembrano più al riparo da possibili seconde ondate, rispetto a paesi che invece sono ancora "vergini" oppure sono stati risparmiati dalla prima onda (come Serbia e Croazia ad esempio).
Per questo penso che verso ottobre non ci sarà una seconda ondata "peggiore della prima" ma anzi il COvid 19 dovrebbe  vivere il proprio autunno prima di scomparire del tutto

martedì 14 luglio 2020

L'inizio del grande raffreddamento

NEssuno v lo dice: Nessuno ve lo dirà. Almeno non per adesso.
Ma il grande raffreddamento globale è iniziato
Le ragioni non sono ancora chiare: Saranno i primi effetti del minimo solare, del calo della attività del sole, o l'inizio della Nina, o ancora della grande attività dei vulcani di questi ultimi mesi. Oppure semplicemente che le temperature erano aumentate troppo e dovevano, presto o tardi calare.
fatto sta che le temperature globali stanno calando in modo sempre più netto. Ed è da mesi (febbraio) che lo stanno facendo.
Vediamo come e quanto
Come vedete dalle previsioni del modello GFS le temperature sono calate da 0.9 gradi circa  a febbraio a meno di 0,2 gradi di anomalia positiva, ovvero 0.7 gradi in meno! Certamente siamo ancora leggermente sopra le medie, ma è evidente che continuando di questo passo le temperature saranno a dicembre inferiori alle medie, tra lo 0,1 gradi e 0,5 gradi,
In particolare colpisce il calo dell'emisfero nord, che passa da più di un grado e mezzo a meno di un grado di anomalia !
Altro grafico è il seguente
Questo grafico mostra la tendenza per i prossimi 7 giorni, Un calo di 0,21 gradi con alcune zone del pianeta in cui aumenteranno le temperature, però ampiamente compensate da zone dove le temperature caleranno moltissimo, (Russia, antartico, Siberia e Cina, Zone del Magreb) Tra l'altro si nota come l'Africa del Nord vede per lo più un calo di temperature, e questo rende ancora più improbabile le previsioni di una "estate rovente" (

lunedì 6 luglio 2020

Giugno 2020 in Italia: tutto tranne che "rovente"

Torniamo a parlare di questa estate e delle previsioni connesse: ho già avuto modo di esprimere il mio scetticismo (d'altro canto sono qui per questo ! ) sulla ipotesi ventilata e direi strombazzata in modo assillante da alcuni siti di previsione meteo di una estate caldissima o rovente, pari se non superiore a quella dell'anno passato (diciamo del triennio 2017-19) e forse addirittura del 2003 (evento praticamente irripetibile)
Verifichiamo ora, che ci siamo lasciati alle spalle il mese di giugno, quale delle due ipotesi, quella di una estate normale con tendenza al fresco (la mia) e quella di una estate "rovente" sia al momento confermata o smentita.
Ho preso i dati di 5 città italiane di quest'anno confrontandole con le medie storiche e quelle delle annate 2019 e 2003 come punto di riferimento di un'estate molto più calda della norma
ed ecco i risultati
 
città        m. storica    2003   2019   2020      diff 2020 m.storica

Roma       22,9            28,6     24,6   22,0      - 0,9
Milano     22,2            26,7     25,2   22,0      - 0,2
Torino      20,4            24,2     23      20,3     - 0,1
Firenze    22,1             26,6     24,7   21,8    -  0.3
Napoli     22,3             25,3     25,3    22,3     0

Come si nota le medie di questo giugno 2020 sono quasi dappertutto leggermente sotto media (con Roma con quasi un grado in meno) con l'eccezione di Napoli, perfettamente in media.
Mi pare che al momento i fatti corrispondano alle mie previsioni, e per luglio la tendenza nella prima quindicina del mese non sembra diversa. Qualcuno dei siti meteo allarmisti ha peraltro ormai cambiato direzione e parla sempre di più di un'estate nella norma e già si parla di una fine dell'estate anticipata.
Vediamo le analisi globali ora


Le previsioni mondiali vedono una lieve tendenza al calo delle temperature, più pronunciata nell'emisfero meridionale. Si noti come le temperature siano calate dall'apice toccato a febbraio.
PS
Le medie storiche sono prese dal libro "l'talia Fisica" edito dal Touring Club Italiano nel 1957.
Si tratta di medie quindi non influenzate dal "riscaldamento globale", in teoria più basse di quelle attuali.

domenica 7 giugno 2020

L'Estate fredda del 2014 era prevista rovente !

Ho già avuto modo di parlare della ipotesi della "Estate 2020 rovente da record", e di come, a mio modo di vedere (e anche di personaggi importanti della meteorologia come Giuliacci) queste ipotesi siano, almeno al momento, campate del tutto in aria. il clima di questa prima settimana di giugno e le previsioni per le due settimane successive confermano quanto da me e altri scritto.
Per coloro che si fidano però di certe previsioni voglio aggiungere qualche spunto di riflessione. La domanda che mi sono posto: è quali furono le previsioni sull'estate del 2014, che fu obiettivamente un'estate fresca, se non fredda, anche più di quel che dicono le fredde statistiche (*)
Ed ecco il materiale che ho reperito in rete:
iniziamo da questo link La previsione non è particolarmente catastrofica, di certo non è però azzeccata: Secondo gli attuali ingredienti a disposizione si può ritenere che l'estate prossima possa presentare uno scenario, a livello europeo, già visto negli ultimi tempi con una maggiore probabilità di vedere pressioni più alte e temperature sopra media sull'Europa orientale e meridionale, in media o anche lievemente sotto media su quella occidentale e settentrionale. Questo fa supporre come gli anticicloni sub tropicali possano avere un ruolo non trascurabile.
In sostanza si suggerisce che gli anticicloni ovvero il caldo non sarebbe stato trascurabile, poi si prosegue
Tuttavia l'estate potrebbe presentare un andamento altalenante con rimonte anticicloniche, anche associate ad ondate di caldo sull'estremo Sud, sopite da incursioni fresche ed instabili dal Nord Atlantico per alte pressioni defilate e conseguenti ondate temporalesche. La prima parte dovrebbe essere più zoppicante mentre la seconda sarebbe più stabile e con temperature sopra le medie. Nel complesso sembrerebbe risultare ancora un'estate con anomalie positive maggiori di temperatura, in particolare tra medio e basso Adriatico, Sud e Balcani; 
Quello che accadde è esattamente l'opposto: l'estate partì calda, anzi caldissima, e nella prima quindicina del mese si ebbero picchi di calore di rilievo con temperature fra i 32 ed i 36 gradi: A Milano il 10 giugno la temperatura massima fu di 34,1 ma a Firenze fu di 36.o gradi, il giorno dopo fu di 35,1 a Milano e 36.9 nel capoluogo toscano e 34,2 a Torino: fu solo a partire dal 15 che le temperature calarono, con alcune giornate  freche che riportarono le medie nella normalità
Ma proseguiamo la carrellata: le previsioni di Accuweather dicevano che "La stagione potrebbe iniziare un po' fredda e piovosa tra Portogallo, Spagna e la Francia occidentale. Ma i mesi di giugno e luglio potrebbero riservare forti ondate di caldo e carenza di pioggia.
una più succulenta analisi ci venne dal sito voloscontato 
Bel tempo al Nord con temperature oltre la media. Secondo i dati del CNR anche l’estate aprirà prima le proprie porte e sarà all’insegna del caldo e della siccità. Ed effettivamente l'inizio fu così, come abbiamo visto: ma poi si prosegue con una azzardatissima ipotesi basata su una altrettanta discutibile premessa scientifica
Infatti dalle previsioni per il 2014 si preannunciano infatti record sulle temperature ed un clima secco che segnerà valori di picchi storici.
Alla base di queste ipotesi sul clima, secondo gli scienziati dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr), l’ analisi sulla temperature dell’acqua dei mari, o meglio sul fenomeno delle “acue dense”(sic!) , come esposto durante la campagna oceanografica Carpet (Characterizing Adriatic Region Preconditioing EvenTs)
Ma se queste erano previsioni fatte quando ancora la stagione doveva iniziare, e quindi gli errori e gli strafalcioni perdonabili (ma fino ad un certo punto) meno perdonabili sono le seguenti previsioni quando l'estate era già in pieno svolgimento
Nel sito viaggi news dop aver parlato di tremende piogge autunnali che avevano caratterizzato giugno (e non era vero, vedi sopra) si profetizza
Ma ben presto un nuovo fenomeno climatico investirà il nostro Paese: questa volta però non si tratterà di pioggia, bensì di caldo. E’ prevista infatti un’ondata di super caldo – denominata amichevolmente Caronte – sull’Italia. Le temperature arriveranno ben oltre i 35 gradi, il tasso di umidità sarà altissimo, così come la sensazione di afa che attanaglierà specie le grandi città.

L’arrivo di Caronte è previsto per il 25 giugno al Sud Italia, poi il fenomeno si estenderà a tutta la penisola regalandoci un weekend di fuoco. Visto quello che ci aspetta rimpiangeremo il freschetto di questi giorni!
Vero che il 25 giugno a Catania si oltrepassarono i 39 gradi, ma già a Palermo le temperature furono nella norma e nelle restanti città d'Itali ale massime furono fra i 21 ed i 29 gradi. Niente Caronte, quindi, tranne a Catania.
Se andiamo su siti più specializzati la solfa non cambia, anzi, ed ecco il centro meteo italiano citare il prestigioso modello di previsione ECMWF (che sarà prestigioso, ma come tutti i modelli è fallibile
dicendo che ) per dirci che
Sull’Italia dunque l’estate potrebbe essere piuttosto calda, considerando anche il trend guidato dal global warming, con valori sopra le medie specie nei mesi di luglio e agosto. Quello che più preoccupa attualmente però resta la siccità. 
Anche a metà luglio continuavano le previsioni errate anche se non troppo catastrofiste.
Tutto ciò ci insegna a diffidare di quello che dicono veri o sedicenti esperti, soprattutto se non si basano su dati scientifici ma solo su luoghi comuni e sensazionalismo.
(*) Nei mesi successivi vi fu un'opera di revisionismo, tesa a dimostrare che l'estate non era stata fredda ma solo "normale" e che la colpa era da attribuirsi al fatto che le persone sono ormai abituate a temperature molto calde. L'osservazione è in parte vera, ma tuttavia nascondeva il fatto che erano state elaborate le previsini di cui sopra, fondate sul convincimento che il clima necessariamente debba andare verso il caldo, e che avere temperature più fredde della media per un'intera stagione è un segnale non trascurabile. Peraltro le medie non rappresentano quello che realmente successe quell'estate, in quanto l emedie sono date dalla media fra massima e minima di quel giorno. Basta quindi un'ora o due a 27 o 28 gradi perchè ci si basi su quella massima. In quell'estate a mezzogiorno le temperature erano però spesso inferiori ai 20 gradi, e quindi la media giornalieria elaborata facendo la semplice media fra temperatra massima e minima non corrispondeva alle reali temperature medie, nettamente più basse. Prova di questo sta nel calo della produzione agricola e soprattutto vinicola di quell'anno con uncrollo del 20% rispetto alle medie.




 

sabato 30 maggio 2020

Davvero l'Estate 2020 sarà rovente?

Con l'approssimarsi dell'Estate hanno iniziato a fioccare le previsioni stagionali, ovvero quelle previsioni che non si limitano a dire cosa succederà oggi o domani, o al massimo fra una settimana, ma che si spingono arditamente e, spesso, in modo sconsiderato, fino a 3 mesi più in là.
Addirittura queste previsioni stagionali iniziano a circolare con un paio di mesi di anticipo rispetto alla stagione presa in esame, il che è semplicemente ridicolo. Q
La primavera del 2019, secondo alcuni siti di meteorologia (sempre gli stessi ) avrebbe visto temperature di 30 gradi a Marzo, 35 ad Aprile e 40 a Maggio. Ebbene Marzo fu sicuramente caldo, ma Aprile e soprattuto Maggio video temperature inferiori e anche di molto alle medie!
Le previsioni invernali furono tutto sommato azzeccate,  ma anche quest'anno quelle primaverili sono state ben poco precise, e seppure abbia fatto un po' più caldo dell'anno scorso non abbiamo visto traccia del "clima stravolto, "meteo estremmo" ed altre farfanterie, anzi possiamo ben dire che la ormai trascorsa primavera sia stata splendida, purtroppo rovinata dalla cosidetta pandemia di covid19.
Ora sempre i soliti siti ci propinano da mesi, senza un granchè di supporto scientifico, la teoria che "l'estate 2020 sarà rovente, come e peggio del 2003" con tanto di previsioni di temperature medie e massime. La base di queste affermazioni risiede, per quel che ho capito, oltre sulla solita solfa del "riscaldamento globale" sulle previsioni di Accuweather, un sito che fornisce le app su molti cellulari, fra cui il mio, e che ho rinominato "Acculoweather" visto che le previsioni di questa App sono spesso sballate a distanza di 24 ore.
Ora vediamo quali possono essere i motivi e le cause principali di caldo e freddo stagionale, vedendo quali possano essere delle conclusioni logiche
1) Teoria del riscaldamento globale: secondo tale teoria dovrebbe fare sempre leggermente più caldo: tuttavia abbiamo avuto estati come il 2014 in netta controtendenza, ed anche il 2016 non fu proprio rovente
2) Teoria dei clicli solari: qeuesta teoria, gravemente sottovalutata, indica nella attività del sole la spiegazioni principale della temperature terrestri. In effetti il biennio 2008-2009 videun calo di temperature anche estive: Negli ultimi 3 anni l'attività del sole si è grandemente ridotta e stiamo assistendo ad un netto calo di temperature a livello globale in questa primavera, tuttavia non si possono escludere ondate di caldo locali nonostante questo fattore.
3) Ciclo dell'Enso: più noto come Nino e Nina, è il riscaldamento (od il raffreddamento) delle acque del Pacifico Centrale. L'influenza sul clima terrestre di tali cicli è assodato e conta molto di più dei gas serra. Nel 2019 vi è stata un moderato Nino, ma adesso siamo in una moderata Nina che potrebbe diventare molto forte in Autunno: tuttavia le conseguenze sul clima europeo estivo dovrebbero essere trascurabili
4) Corrente del Golfo: e qui il discorso si fa più interessante perché quest'ultima si è raffreddata notevolmente,ed in generale l'Oceano Atlantico, comprese le acque africane sembrano più fredde o almeno nella media: questo può far pensare ad un estate decisamente dolce, pur con qualche ondata di caldo (inevitabile)
5) Effetto Albeido/ Ghiacci Artici. Una delle più grandi bufale sul clima é quella che riguarda lo scioglimento dei ghiacciai a la quasi totale mancanza di neve: Bene quest'anno la espansione e la copertuta nevosa sono ai massimi come non si vedeva da forse 40 anni. Sono previste anche a Giugno nevicate sulla Norvegia e sulle Alpi. Questo produrrà l'effetto Albeido, ovvero la copertura nevosa tende a far diminuire le temperature laddove si verifichi ed anche, a cascata, nelle zone limitrofe;
Inoltre ci sono tonnellate di Ghiaccio in più su larga parte della Groenlandia e questo indurrà più freddo verso l'Islanda, l'Inghilterra, e quindi via via Francia ed Italia. Quindi si può pensare a molte perturbazioni atlantiche e a molti temporali rinfrescanti e pioggie,
6)  Calcolo delle probabilità: è difficile che certi eventi si ripetano di continuo per un numero frequente di volte. Se le ultime due/tre estati sono state "roventi" è molto probabile che almeno questa non lo sia.
Mettendo insieme tutte queste considerazioni mi pare che la tendenza più probabile sia verso una estate calda sì (l'estate deve essere calda, per mille ragioni, in primis l'agricoltura) forse con qualche breve ondata di caldo, sopratutto a Luglio, ma nell'insieme nelle medie o anche un poco al di sotto e con un livello abbastanza elevato di precipitazioni.
Le previsioni della prima quindicina di giorni di Giugno e quelle dell'Aeronautica militare confermano al momento questa analisi con anomalie fredda molto diffuse in Europa e persino in Africa del Nord.