L'ideologia non muore, si trasforma. Assume sempre mutevoli forme per
costringere gli uomini a non pensare in modo razionale e scientifico, ma
in base a supposti valori ed emergenze, a distoglierlo dalla ricerca
del vero e del difficile per convertirlo all'accettazione del falso e
del facile.
Oggi l'ideologia vincente non è il populismo, ma il catastrofismo.
E' da anni che siamo perseguitati da teorie catastrofiste. Una volta è
il buco dell'Ozono, poi è la "mucca pazza" poi l'influenza aviaria, poi
quella suina, poi l'ebola, poi il terrorismo (islamico) l'immigrazione,
l'allarme sicurezza ed infine i vaccini e i "cambiamenti climatici" che
addirittura minaccerebbero la vita sulla terra.
La caratteristica comune di tutti questi allarmi catastrofistici è molto
semplice: si basano sulla emotività e la paura. La paura è la chiave
dell'irrazionalità. Una persona che perde la ragione è una persona
facilmente impressionabile e, quindi, manipolabile.
La manipolazione è la base del potere.
Se analizziamo queste paure vediamo come molte di loro si presentano
come "scientifiche" ma in realtà di scientifico non hanno nulla.
Il catastrofismo difatti è, per definizione, non scientifico. Per due oggettive, inopinabli e semplici ragioni
La prima è che nessuna teoria catastrofista è mai stata confermata dai
fatti. Nessuna catastrofe annunciata si è mai realizzata. Nessuna.
La seconda è che presume di prevedere il futuro. Ma nessuno ha mai
previsto il futuro. Non fa parte delle facoltà umane prevedere il
futuro. Ci sono sole due categorie di persone che vivono prevedendo il
futuro. Gli imbroglioni e gli scommettitori. Lasciamo da parte i primi,
concentriamoci sui secondi.
Cosa fa uno scommettitore?.Prende scommesse su eventi futuri non certi.
Ribadisco non certi. applica un calcolo delle probabilità da cui trae
comunque vadano gli eventi un vantaggio. Considera un evento y meno
probabile di un evento x. Lo quota in modo più favorevole allo
scommettitore. Se perde pagherà di più,ma normalmente vince lui.
Ora come fanno "gli scienziati" a stabilire cosa succederà nel futuro?
mettono delle percentuali di probabilità su eventi che però, a
differenza di un evento sportivo, non sono calcolabili, Se sbagliano non
pagano in quanto la loro credibilità non verte sull'efficienza e la
veridicità delle loro previsioni, ma sul carisma riconosciuto della
propria professione.
Lo scienziato, per definizione "ha ragione" poiché dice quello che dice la Scienza.
Peccato che la Scienza non sia formata da verità prestabilite, ma da
ipotesi da verificare. Una ipotesi non verificata, rimane solo una
ipotesi, non è verità scientifica. Che una ipotesi venga sostenuta da un
eminente scienziato, o da una portinaia, sempre ipotesi resta.
Il principio di autorità non è un principio accettabile perché una
affermazione non è vera o falsa per la fonte dalla quale proviene ma
sulla base delle evidenze scientifiche.
E, ribadisco, le teorie di carattere catastrofista non si basano sulle
evidenze scientifiche perchè si basano su ciò che non è successo.
Se prendiamo ad esempio le previsioni dell'IPCC sulle temperature, la
salita del livello del mare, gli isolotti del pacifico che dovevano
essere sommersi dalle acque. lo sciolgimento dei ghiacciai e gli orsi
polari che si estinguevano, non una sola di queste previsioni ed altre
ancora sono state azzeccate.
La difesa degli "scienziati" è stata, ed è, che sono previsioni
elaborate da computer sulla base di ipotesi, ma non si sa se le ipotesi
sono vere (in quanto non sono state verificate) ed il clima "è
imprevedibile". E allora di cosa stiamo parlando?
Prendiamo una paura diffusa negli anni 90 come la variante umana della
mucca pazza (che è sempre esistita e si chiama Sindrome di Jakob
Kreuzberg). NOn c'erano prove sulla sua diffusione né studi che
potessero affermare una sua espansione, eppure si è arrivati a proibire
la Costata fiorentina (che poi non differisce da altri tipi di taglio)
per una paura totalmente irrazionale. Ogni anno ci sono una ottantina di
persone che muore intossicata da alimenti vegetali in Germania, e
presumo che ne siano altrettante anche in Italia, eppure nessuno ne
parla o lancia allarmi.
Le paure e le catastrofi sono infatti selettive, si devono installare
in una zona della nostra mente che sia già preparata. La paura dello
straniero, del diverso, dell'omosessuale, dell'ebreo, ma anche la
retorica ambientalista sull'uomo che distrugge la natura, celebrata da
centinaia di film hollywoodiani, l'animalismo e il salutismo tanto
onnipresente sui massmedia, e perfino la paura del progresso
scientifico (vedi Ogm e vaccini ) sono tutte idee talmente instillate
nella nostra testa da renderle un terreno fertile per il nascere e lo
svilupparsi delle paure e della irrazionalità.
Paure e irrazionalità che non solo possono essere sfruttate da abili
demagoghi e truffatori, ma anche avere conseguenze dannose per tutta la
società
Pensandoci bene la vera catastrofe che ci minaccia è proprio il catastrofismo.
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